tag:blogger.com,1999:blog-4011564206854672826.post5405732269712031208..comments2024-03-17T23:55:35.829+01:00Comments on NoiVastesi: Luigi Murolo sulla "variante" alla SS16NICOLA D'ADAMOhttp://www.blogger.com/profile/14575891835848971973noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-4011564206854672826.post-7816596198662492812016-11-26T00:38:39.871+01:002016-11-26T00:38:39.871+01:00Caro Murolo, sembra che lei mi abbia letto nel pen...Caro Murolo, sembra che lei mi abbia letto nel pensiero. Trovo talmente insulsa l'opzione che si sta cercando di portare a realizzazione, da non riuscire ad ignorare quella vocina che mi suggerisce che deve andare così perché a qualcuno "prodest". Già trovo anomalo che un'ANAS caldeggi e si prodighi per far capire che quella "gradita" a Vasto e S. Salvo è l'unica opzione che abbia probabilità di vedere la luce: da quando in qua l'ANAS è investita di decidere le strategie dei territori, facendo proprio il ruolo che spetta a soggetti istituzionali democraticamente preposti! Il suo ruolo deve essere quello di fornire l'expertise per la realizzazione plastica di un'opera viaria la cui promozione, nascita e natura devono essere figlie esclusivamente delle esigenze delle comunità di un territorio, portate avanti ai vari livelli dalle rappresentanze territoriali e riconosciute meritevoli o meno di accoglimento da organi rappresentativi. Quando tali organi avranno deciso quale infrastruttura viaria realizzare e con quali scopi, entrerà in gioco l'ANAS: quindi a valle, e non a monte del processo decisionale. Questo in linea di principio, a mio parere.<br />Quanto al merito dell'opera, la proposta dei 28 comuni del Vastese appare decisamente più sensata. Una variante di quel tipo da una parte scaricherebbe su un'arteria adeguata il grosso del traffico in transito lungo la SS16 non diretto sul litorale, dall'altra sarebbe un validissimo strumento per servire finalmente i comuni dell'entroterra esterni alla variante, quelli compresi tra Vasto e la variante, nonchè le strutture industriali ed il tessuto economico di aree che in questo momento sono distanti diverse decine di km dai "flussi" di transito, che sono solo sulla costa. L'effetto indiretto sarebbe sociologico: quello di far sentire le comunità dell'entroterra meno isolate mediante il beneficio di un più agevole accesso alle direttrici nord sud (e viceversa) statali e autostradali e dunque di contenere, se non addirittura invertire, la tendenza allo spopolamento delle aree interne, con tutto l'impoverimento anche culturale che questo comporta. Sul piano più diretto, la strada costiera verrebbe decisamente decongestionata dal traffico di transito (e dall'inquinamento soprattutto estivo) e resterebbe quella per la viabilità solo locale, ad uso e consumo di chi vivrà a Vasto o deciderà di soggiornarvi per turismo, senza contare il beneficio di poter meglio riprogrammare urbanisticamente Vasto Marina per sfruttare meglio turisticamente il territorio costiero. Sembrano concetti quasi astrusi, ma chi ha ruoli decisionali nella catena della rappresentanza deve avere visioni strategiche quantomeno di medio termine (meglio se lungo, però) e ragionare per il bene delle comunità che insistono sui territori di cui è espressione.giumbolorossonerohttps://www.blogger.com/profile/13033677207170308734noreply@blogger.com