mercoledì 14 ottobre 2020

Quando i "salvanesi" si chiamavano quasi tutti VITALE

ORA NON PIU',   da quattro anni nessun genitore abitante a San Salvo ha dato il nome Vitale o Vitalina ai figli. Si sta perdendo questa importante tradizione, che voleva che in ogni famiglia vi fosse un figlio con il nome del Santo Patrono Vitale.

“VITALE, CHIAMA VITALINA, DILLE CHE DEVE ANDARE A CASA DI SUO FRATELLO VITALE A VEDERE SE C’E’ VITALUCCIO”

di MICHELE MOLINO 

Fino a una ventina d’ anni fa tra gli abitanti di San Salvo era molto sentita la tradizione di dare al nascituro il nome del Santo patrono Vitale. Spesso dava luogo a fraintendimenti e incomprensioni. 
Sentite: 
“Vità, chiàme Vitalène ca da iè a la càse de lu frate Vitale, pi vidà si ci sta Vitalucce, ca da iè a chiamà cumbà Vitale, lu iénnere di Vitalàune.
(“Vitale, chiama Vitalina e dille che deve andare a casa di suo fratello Vitale per vedere se c’è Vitaluccio, il quale deve andare a chiamare il compare Vitale, genero di Vitalone”). 

Purtroppo le cose sono cambiate. Da quattro anni nessun genitore abitante a San Salvo ha dato il nome Vitale o Vitalina ai figli. Insomma, Vitale, è un nome che a San Salvo diventa sempre più raro. 

Si sta perdendo la importante tradizione, che vuole che in ogni famiglia vi fosse un figlio con il nome del Santo Patrono Vitale. Oggi vanno molto di moda i nomi stranieri. E’ triste veder scomparire il nome del nostro Santo patrono! 
Michele Molino


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