venerdì 4 settembre 2020

M5S:interrogazione Pulchra e la risposta dell'assessore Barisano

dal M5S riceviamo e pubblichiamo
L’Assessore Barisano: “Il Comune di Vasto, per scelta politica, non chiederà alla Pulchra il risarcimento per la fatturazione di importi non dovuti nel 2016"

Nel 2015 è stata abolita la componente IRAP sul costo della manodopera e tale provvedimento ha comportato un indubbio beneficio fiscale alle imprese italiane, tra le quali la Pulchra. Ma, grazie
all’art.11 del Contratto di servizio, tale provvedimento governativo avrebbe dovuto comportare un beneficio anche al Comune di Vasto, in quanto il sopramenzionato art.11 stabiliva incrementi o diminuzioni del canone anche in virtù delle variazioni del costo standard della manodopera così come definito da provvedimenti di livello governativo nazionale. La Pulchra, invece, ha continuato ad inserire nei costi anche la componente IRAP abolita, oltre alla componente IRES abolita addirittura nel 2012 ma pervicacemente confermata negli anni successivi, ottenendo così dal Comune il pagamento di cifre non dovute. I consiglieri comunali del M5S, Dina Carinci e Marco Gallo, avevano presentato un’interrogazione sull’argomento, chiedendo al Sindaco se il Comune, di fronte ad un palese ed indiscutibile errore amministrativo protrattosi per ben tre anni e costato ai cittadini diverse centinaia di migliaia di euro, avesse intenzione di richiedere alla Pulchra le somme indebitamente elargite. La risposta all’interrogazione fornita dall’Assessore Barisano durante il Consiglio comunale del 3 settembre 2020 (Sindaco Menna e Assessore Cianci assenti) è quantomeno sconcertante. Di fronte a un grave e ripetuto errore amministrativo e alle precedenti interrogazioni e sollecitazioni del M5S sul problema più generale degli adeguamenti del canone richiesti in passato dalla Pulchra, l’Assessore Barisano ha risposto che nessuna richiesta di rimborso verrà fatta alla stessa Pulchra, non per carenza di motivazioni di ordine amministrativo, ma per pura “scelta politica”. Immaginiamo che un’azienda fatturi al Comune l’IVA al 22% per servizi dove è prevista l’IVA al 10%. E’ nei poteri della “politica” accettare tali fatture e non richiedere il rimborso della maggiore IVA versata? E’ nei poteri della politica dire, come ha detto l’Assessore Barisano, “ormai la Pulchra è una nuova società, dimentichiamoci del passato”? La Pulchra ha forse dimenticato il passato quando ha richiesto al Comune il famoso milione di euro per mancati pagamenti ai consiglieri di amministrazione? E si trattava di un passato ben più remoto! Lasciamo l’Assessore Barisano alla sua strana divaricata cognizione del tempo “passato” e raccogliamo il suo invito ad occuparci del futuro, un futuro che ci vedrà impegnati a ricorrere presso le istituzioni di garanzia affinché venga restituito ai cittadini ciò che è stato indebitamente tolto dalla cattiva amministrazione di questa maggioranza di centrosinistra. Sempre che il Sindaco, secondo abitudine, non voglia portare le carte in Procura per autotutela. M5S Vasto

1 commento:

elaverghetta@libero.it ha detto...

I consiglieri 5S continuano a dichiarare che nonostante l’abolizione dell’IRAP sul costo della manodopera la Pulcra ha incluso questa voce nelle fatture e il Comune ha pagato anche l’importo relativo.
Come cittadino domando ai 5S e tutti i consiglieri di minoranza e di maggioranza:
1. Possiamo vedere copia delle fatture contestate se il costo standard della manodopera è stato ridotto a seguito della soppressione della componente IRAP dove si può evincere quanto dichiarato?
2. L’ufficio che ha verificato e approvato il pagamento conferma che gli importi contestati sono dovuti?
3. Se non dovuti, perché non s’intraprende un’azione di recupero?
Il Comune del Vasto non si può permettere, con i problemi economici evidenziati in consiglio comunale, di cavarsela con “chi avuto a avuto scurdammece o passato”. Non voglio addentrami sulla qualità della risposta dell’assessore.
E’ un obbligo morale di tutti gli amministratori politici e burocrati operare con la massima trasparenza e professionalità.
Questo caso lo richiede.
La minoranza tutta non si può esimere da chiedere chiarimenti, altrimenti rinuncia al suo ruolo.