martedì 4 agosto 2020

Medea:RICORDARE LA STRAGE DI BOLOGNA ATTRAVERSO LA POESIA.

RICORDARE LA STRAGE DI BOLOGNA ATTRAVERSO LA POESIA.
Oggi si ricordano i quarant’anni della strage di Bologna. Il prof. Alfiero Luigi Medea, attuale Presidente del Premio Nazionale Histonium, ha recuperato dal suo archivio una poesia, scritta qualche giorno dopo la strage e pubblicata poi nel volume “In attesa dell’alba” (1982), dove
nell’immagine della “valigia” approfondisce da una parte le attese, i sogni e le speranze dei viaggiatori in partenza e dall’altra la presenza devastatrice dell’odio e della violenza che uccise 85 persone innocenti.


Una voce poetica incisiva, quella del prof. Medea, per non dimenticare.


LA VALIGIA


Gente in attesa


arrivo di convogli


la fretta di partire


la calura


dei primi giorni dell’afoso agosto


e le valigie quasi traboccanti.






Una valigia


racchiudeva i cieli


gli immensi spazi


e i verdeggianti prati


ove la mente avrebbe ritrovato


le tenere carezze dell’estate.






Una valigia


portava le passioni


col desiderio


di nuovi e brevi incontri


su spiagge e su balere sconosciute.






Una valigia


custodiva il sole


gli zefiri soavi, gli orizzonti


e i pallidi riflessi della luna


su specchi di mare


addormentato.






Una valigia


nascondeva l’odio


di chi non sa più essere fratello


e fu quella


che infranse tutti i sogni


e fece l’aria dolente e senza vita.



ALFIERO LUIGI MEDEA

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