martedì 28 luglio 2020

Comitato del Verde alla Fonte Nuova: alla scoperta degli antichi orti e aranceti di Vasto



Ieri pomeriggio ha avuto luogo la visita agli “Aranceti e Orti di Vasto” organizzata  dal "Comitato per la tutela e valorizzazione del verde urbano" presieduto da Gianlorenzo Molino.
Appuntamento a Porton Panzotto, passeggiata lungo la Loggia Amblingh e discesa di Porta Catena, prima sosta alla Fonte Nuova. Qui ad attendere il folto gruppo c’erano i cugini Nicolangelo e Nicola D’Adamo autori del libro “Gli ortolani di Vasto”. Gianlorenzo Molino ha presentato l’evento, il
primo di una lunga serie del Comitato, sottolineando la necessità di far riscoprire angoli sconosciuti del territorio, ancora perfettamente intatti, ricchi di storia secolare. Nicola D’Adamo ha spiegato le caratteristiche di questa zona di Vasto con l’alto dirupo creatosi con la frana del 1816, alla cui base sono state intercettate ricche falde acquifere molto utili per l'orticoltura

Il gruppo si è spostato nel vicino orto di Pietro e Grazia D’Adamo – che in quel momento erano intenti a irrigare le piante – ed ha avuto modo di osservare da vicino le varie coltivazioni, chiedendo anche spiegazioni sui loro prodotti.

Giunti alla casa colonica, i partecipanti - seduti all’aperto ed opportunamente distanziati – hanno ascoltato con attenzione una sintesi sulla storia degli orti da parte di Nicolangelo D’Adamo .

Il preside in pensione ha spiegato com’era composto un orto, quali erano i metodi di coltivazione, dove venivano venduti i prodotti, aggiungendo dettagli sulle ricette delle ortolane e sulla vita delle famiglie. Il cugino Nicola ha aggiunto che il comparto dava lavoro ad almeno 1.200 addetti e rappresentava un settore trainante della nostra economia. Ha presentato una serie di proposte elencate nel libro tra cui la riapertura di tutti i viottoli che da Vasto portavano al mare (Fonte Joanna, Costa Contina, La Dritta, Trave, Casarza, Torricella) e soprattutto la proposta di far catalogare da studiosi le qualità di tutte le varietà di arance prodotte negli orti di Vasto. Un argomento mai indagato, che potrebbe dare risultati sorprendenti. Ha aggiunto anche che lui su 30 piante di arancio ha almeno 10 varietà! E che negli anni 50-60 dalla stazione di Vasto a Natale partivano interi treni di arance.

Poi c’è stata la visita agli agrumeti, in cui sono presenti, oltre al giovane e ricco limoneto, tanti vecchi aranci tra cui alcuni che sono sopravvissuti alla frana del 1816.

"Questi hanno invece 72 anni precisi – ha detto Nicola – li ha piantati mio padre quando sono nato io. Questi 12 e 8 anni: li ho pianti io quando sono nati i miei nipoti!"

La serata si è conclusa con l’assaggio da una crostata di Nonna Clo al pomelo, accompagnato da succo di "pere, centrangoli e menta" di nonno Niki.

Gianlorenzo Molino soddisfatto dell'evento così ha scritto su fb: "Un nutrito gruppo di persone ha partecipato alla visita agli aranceti e agli orti di Vasto, organizzata dal Comitato per la tutela e la valorizzazione del verde urbano di Vasto. Tutto ciò non sarebbe stato possibile, senza l'ospitalità e la collaborazione di Nicola D'adamo e Nicola D'adamo, a cui va tutta la nostra gratitudine.
Abbiamo toccato con mano come il verde urbano abbia una funzione aggregativa, di integrazione sociale, di crescita personale e di crescita affettiva e identitaria nei riguardi del proprio territorio di residenza.
1.500 persone chiedono al Sindaco e al Consiglio Comunale di Vasto l’adozione in tempi rapidi, di un Regolamento del Verde urbano. Nel frattempo non restiamo con le mani in mano, ci godiamo e facciamo conoscere il bello della nostra città"

NDA.











2 commenti:

enzo ha detto...

Bellissima iniziativa, complimenti.
LESSON LEARN

Nicola Dadamo ha detto...

Bella iniziativa non immaginavo che c’erano aranceti così’ belli a Vasto, saluti a Nicola e Nicolangelo Dadamo che ho avuto modo di conoscere nella presentazione del libro di Enzo IUSTINI (mio cugino), di nuovo saluti e auguri a voi e alle vostre famiglie.