venerdì 20 marzo 2020

Quando il Circolo della Gioventù Studentesca Vastese pubblicava "Il Muletto" (1957)

numero 3 del 15 aprile 1957
di Lino Spadaccini

In questi giorni di permanenza forzata a casa, sistemando un po' di documenti, sono tornati alla luce due numeri de "Il Muletto", foglio ciclostilato a cura della Gioventù Studentesca vastese.
Il foglio presenta una veste tipografica piuttosto scarna, a casa delle limitate disponibilità finanziarie,
e per questo non ha una cadenza periodica precisa, "esce ogni tanto" o "quando può!". 

I redattori sono un po' tutti gli studenti, chiunque può dare il proprio contributo. Qualche interessante intervento arriva anche da firme autorevoli, come il Prof. Giuseppe Rosato, illustre vignettista e critico d'arte.

Significative anche le iniziative collaterali allo studio, messe in campo dalla Gioventù Studentesca Maschile e da quella Femminile.In particolare quella maschile, in collaborazione con il prof. Giuseppe Perrozzi, noto poeta vastese, appassionato di musica con una buona collezione di dischi, crea il Club della musica, attraverso l'organizzazione dei pomeriggi musicali, con periodicità settimanale, dove ascoltare soprattutto brani di lirica e musica classica. Inoltre, grazie alla disponibilità della pittrice Lucia Perrozzi Borghi, viene aperta una Scuola d'Arte Figurativa, con un buon riscontro tra gli studenti.

Spazio anche a curiosità, barzellette, poesie, consigli utili e cronaca spicciola.
Ultima pagina dedicata allo sport, con le gare scolastiche e iniziative del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano). Anche in questo caso, alcuni articoli sono molto interessanti, come la conclusione a Vasto dei campionati zonali del C.S.I. Mentre nel tennis tavolo si sono affermati Ritucci davanti a Moretti nel singolo, e la coppia Favorite-Fiore nel doppio, nel torneo di calcio si è avuta una sorpresa: vittoria a tavolino alla squadra di S. Maria, per rinuncia dell'altra finalista S. Giuseppe. "Non sappiamo perché S. Giuseppe si sia ritirata", si legge sul foglietto scolastico, "ma una cosa non approviamo: che abbia rinunciato a giocare la finalissima. Qualunque sia stato il motivo che li abbia spinti a tanto, non è certo un motivo che li possa giustificare. L'hanno fatta troppo grossa e non vanno assolti".

Nervi tesi anche per la finale cittadina di calcio disputata nel 1957 all'Aragona, tra le squadre della F.Palizzi e della Virtus Istonia. Risultato finale di 1-1 con le reti segnate da Di Nenno per la Virtus Istonia all'ultimo minuto del primo tempo supplementare e da Garibaldi, su rigore, al 5' del secondo tempo supplementare. "Da deprecare sono i gravi incidenti scoppiati tra il pubblico", sottolinea il cronista, "tanto più gravi quando si pensa che essi sono stati provocati da elementi studenteschi".
E chiudiamo con una composizione poetica di un anonimo studente, dal titolo

Questa nostra scuola

Com'è oggi la mia scuola
Mi rallegra e mi consola
Io ne sono soddisfatto
E per essa vado matto;
E mi piace tanto ire
Il mio sonno li a finire
La mattina, e poi stare
Cinque ore a sbadigliare
Ed all'una poi uscire
Co' na fame da non dire
Però fresco e riposato
Anche avendo… lavorato.
M'accontenta per le belle
E spassose marachelle
Per il gaio mormorare
Che ti fa pensare al mare
Per le belle barzellette
Lette, meditate e dette
E perché qui posso fare
Tutto, meno che studiare.
M'accontenta, m'accontenta
Però pure mi spaventa
Se mi metto poi a pensare
Quel che son riuscito a fare
Però alfine mi consolo
Son somaro, ma non solo.



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