Foto Giuseppe Di Paolo |
Ieri
sera presso la Società Operaia è stata presentata “La Storie” di Carnevale,
edizione 2020, di Fernando D’Annunzio. Il canto carnascialesco da molti decenni ha adottato un format particolare: in
sostanza è la ricostruzione in sintesi dei fatti più importanti dell’anno
precedente, raccontati in chiave satirica.
La
scaletta ha previsto
il saluto del presidente della Proloco Mercurio Saraceni
che ha organizzato e promosso l’anteprima de “La Storie” 2020 presso la Società
Operaia, il saluto delle autorità (presenti Sindaco Menna, presidente del
Consiglio Baccalà, assessori Forte e Marcello); un excursus sulle feste di
Carnevale di una volta da parte dello storico Lino Spadaccini; l’intervento
dell’Autore Fernando D’Annunzio ed infine l’esecuzione del Canto da parte di
“Quelli della Cappa” di S. Antonio Abate”.
Uno
dei momenti più emozionanti della bella serata è stato il riascolto in audio di
una “Storie” del 1989 cantata dallo stesso autore Zì Nicola Giangrande, che lo
storico Lino Spadaccini ha ottenuto dal poeta Osvaldo Santoro. La “Storie”
era incentrata in particolar modo sui
problemi di quell’anno: sulla nuova Stazione troppo lontana, sui treni che non fermavano a Vasto e
sulla galleria ferroviaria sotto la città, con una satira semplice ma estremamente
divertente.
Spadaccini
ha poi illustrato con l’ausilio di foto le grandiose sfilate che organizzavano
le parrocchie, con la presenza in piazza di migliaia di persone. Materiale disponibile pubblicato nel corso
degli anni sul blog NOIVASTESI.
In
apertura il Presidente della Proloco Mercurio Saraceni ha spiegato le ragioni
della manifestazione ed il valore di questa tradizione tipicamente vastese. Si
è complimentato con Fernando D’Annunzio per il suo impegno nelle 26 edizioni e
con il Gruppo “Quelli della Cappa” per la parte musicale.
Il
moderatore della serata Nicola D’Adamo presidente dell’Assostampa ha spiegato
le origini del Carnevale sin dai riti della fecondità della terra nell’antica
Roma che si univano all’allegria. Il 're del Carnevale' garantiva l'allegria
pazza e la sospensione temporanea delle leggi, delle regole e della morale. I
ruoli sociali si invertivano: gli uomini si vestivano da donne e viceversa, i
poveri da ricchi, i ricchi da accattoni o da giullari. Durante le feste di Carnevale
si cantavano i canti satirici scritti da gente del popolo o anche da noti poeti
che però non firmavano tali canti. Però
i canti Carnascialeschi di Lorenzo il Magnifico sono giunti fino a noi e sembra
che il Poliziano e altri scrittori già scrivessero i testi per tali canti sotto
mentite spoglie.
D’Adamo
si è brevemente soffermato anche sui suoi ricordi personali, come le edizioni di Carnevale con la
Repubblica Studentesca Vastese (1966-67), e i veglioni di Carnevale organizzati
assieme tra Istituto Industriale (tutti
maschi) e Istituto Magistrale (tutte ragazze), eventi che poi hanno dato
l’avvio a parecchi matrimoni!
D’Adamo
ha poi chiesto a Fernando D’Annunzio di scorrere il testo de “La Storie” 2020 per commentare i tratti più
salienti.
Nelle
20 strofe si racconta tutto: la pace e la guerra, l’ambiente, la politica
nazionale, i ponti delle autostrade, la terribile grandinata del 10 luglio, il
Beach Party di Jovanotti, la variante alla SS16 e il nuovo Ospedale, i
ricordi della Bacigalupo e la tomba di don Felice, il gemellaggio, la crisi
idrica, la “Via Verde”. Due esempi:
l’AMBIENTE “Štattéme sèmpre cchiù precipitàte;/l’ambiènde nu li sém’
avvilinàte./Nghe la minnézze e l’inguinamènde/‘i štém’ assutturruànne tutti
quènde/ (…) S’appicce li furèšte e li
bbuscajjee/ li ghiacciàje sèmpre cchiù si squajje;/di plaštiche lu mare s’è
rimbjìte,/arispiràme l’ària ‘mbuzzinìte. E LA CRISI IDRICA: Tra li prubbléme, è
sèrie veramènde/ la situazione de ll’acqua curruènde;/la SASI, lu Cummune e la
Reggione/ ci štùdie ma nin trove soluziòne./E tra pèrdit’ e
rrutture/l’acquedotte fa paùre…/ Di sicùre jé cchiù ssane/ quélle d’època
romàne!/
In
effetti in questi giorni di parla di riattivare l’Acquedotto Romano delle Luci di 2000 anni fa per avere più acqua in città!
Dopo
la presentazione del testo della Storia e i ringraziamenti di Fernando
D’Annunzio, i saluti Carmine D’Ermilio
animatore del Gruppo “Quelli della cappa di S. Antonio Abate”. Il
Gruppo ha magistralmente interpretato “La Storie” 2020 sottolineando i vari
passaggi satirici del testo di D’Annunzio. Grandi applausi e tanti i
complimenti, in particolare da parte della autorità presenti e del numeroso
pubblico.
NDA
foto Giuseppe Di Paolo
foto Giuseppe Di Paolo
Elio Baccalà presidente del Consiglio |
Lo storico Lino Spadaccini e Mercurio Saraceni presidente Pro Loco |
Fernando D'Annunzio con Quelli della Cappa |
Il saluto del Sindaco Menna |
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