martedì 11 febbraio 2020

INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO DEL ‘MONTE DEI MORTI’

L’antica Confraternita ha rinnovato le cariche apicali: Luigi Ciccotosto il nuovo Priore.
“È l’inizio di un nuovo cammino: dobbiamo spandere il sapore del Vangelo, essere sale per la nostra società che solo Cristo può rendere pienamente giusta e felice”. Con queste parole
Don Nicola Fioriti, nella sua qualità di Cappellano, ha esortato gli aderenti alla Confraternita del ‘Monte dei Morti’ di Vasto, che nel dicembre scorso, ha rinnovato le proprie cariche apicali.

Il Presidente del Coordinamento delle Confraternite Vastesi, Antonio D’Annunzio - nel corso di una suggestiva Celebrazione Eucaristica che ha avuto luogo nella sede della comunità, la Chiesa di Santa Filomena (conosciuta come “Genova Rulli”) - ha dato lettura del Decreto Arcivescovile di nomina del nuovo Consiglio Direttivo, che rimarrà in carica per un quinquennio. Questi i componenti: Luigi Ciccotosto, Priore; Domenico Smerilli, Vicepriore; Giuseppe Palazzo, Segretario-Tesoriere; Giovanni Peluzzo, Maestro dei Novizi; Franco Del Bonifro, Maestro delle Cerimonie.

Al termine della Celebrazione, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle altre cinque Confraternite cittadine, si è svolto un momento di ringraziamento al Priore Emerito, Fernando Marchesani, instancabile animatore dell’antico sodalizio che, negli ultimi anni, aveva ricoperto la carica di Priore: nel suo intervento parole cariche di incoraggiamento al nuovo Direttivo e l’impegno ad essere sempre disponibile per le iniziative da intraprendersi, prima tra tutte l’organizzazione della Processione del Cristo Morto nel Venerdì Santo. Accanto a lui il predecessore, Vittorio Emanuele Russo.

“Siamo profondamente grati al Signore per il traguardo raggiunto oggi - ha commentato il Presidente D’Annunzio - dopo mesi di duro lavoro per permettere a questa nobile Confraternita, tra le più antiche di Vasto, di rimettersi in cammino, nel pieno rispetto della specifica missione di formazione, partecipazione e aderenza alle disposizioni diocesane, che viene richiesta a tutte le realtà confraternali”.










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