lunedì 19 agosto 2019

Un incubo che non trova soluzione: "Cinghiali e rischi per i motociclisti"

da Stefano Tella riceviamo e pubblichiamo
Cinghiali e rischi per i motociclisti
 Gent.Direttore,
prendendo spunto dalla disavventura occorsa a fine luglio a un motociclista, Alessandro, che si è fatto parecchio male imbattendosi in un branco di cinghiali con la sua moto, le scrivo per dare il mio contributo sulla questione che riguarda i problemi e i rischi provocati dai cinghiali alla circolazione, sottoponendo all'attenzione dei suoi lettori il punto di vista di un motociclista quale io sono.

Un piccolo excursus. A fine maggio mi rivolsi ad alcune testate di stampa locali quando sulla rete circolò un video che ritraeva alcuni cinghiali a spasso in pieno centro abitato di Vasto, in via Antonio Bosco.
Scrivevo il 24 maggio "[omissis] ...sono un MOTOCICLISTA e in quanto tale
avverto ancora più degli automobilisti la preoccupazione per la
presenza di questi animali vaganti.. [omissis].. per chi è in sella ad una moto, che di ruote ne ha solo 2, c'è la CERTEZZA DI FINIRE PER TERRA E SOFFRIRE SERIE CONSEGUENZE FISICHE, senza contare i danni alla motocicletta. Ho da tempo rinunciato a godermi lo splendido tracciato dell SS16 tra Ortona e Vasto proprio per queste considerazioni, preferendo
percorrere la A14; VIVO CON APPRENSIONE ESTREMA LA PERCORRENZA, SPECIE NELLE ORE SERALI, del tratto da Vasto Nord a Vasto città, nel timore che spunti all'improvviso un cinghiale o, peggio, un piccolo branco, DALLA MACCHIA MEDITERRANEA TRA ZIMARINO-PAGLIARELLI-LEBBA-ZONA AQUALAND/ INCORONATA... [omissis]".

Nemmeno se avessi avuto una sfera magica avrei potuto descrivere meglio quello che poi è acaduto nella realtà a questo sfortunato centauro: la fattispecie si è concretizzata esattamente nei termini paventati un paio di mesi prima!
Sono naturalmente l'ultimo a trovare soddisfazione nell'essere stato profetico quando prefigurai il rischio a cui la presenza incontrollata di branchi di questi animali espone chi percorre le strade, ed in particolare i motociclisti.

All'epoca commentai che il tempo delle parole era finito e che fosse il momento di mettere chi di dovere davanti alle proprie responsabilità: ribadisco con forza questa chiamata di responsabilità perchè, pur non volendo assomigliare alla Cassandra di omerica memoria, prima o poi ci scappa la tragedia e la lunga trafila del rimpallo delle responsabilità sarebbe solo un ulteriore, squallido, triste aggravamento del fattaccio.
Capisco che molte delle energie dell'amministrazione comunale siano assorbite dalle polemiche per il mancato concerto del 17 agosto e dall'impegno a garantire una valida alternativa in termini di intrattenimento, ma sulla questione cinghiali stiamo sperimentando, qualcuno sulla propria pelle, un'ignavia che contribuisce a sfilare l'ennesimo mattone dall'edificio della fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni.
Ripeto ancora che se anche il Sindaco di Vasto non fosse in prima persona nella posizione operativa per poter prendere decisioni dirette, ha il DOVERE di esigere dall'autorità che questo potere operativo detiene la messa in atto di un'azione materiale e concreta per evitare che episodi del genere si ripetano. Che sia l'abbattimento, che sia il trasferimento, che sia la posa di dissuasori elettrificati o qualunque altro strumento disponibile e funzionale allo scopo, questa Autorità DEVE procedere. Le chiacchiere stanno a zero.
A Vasto ci sono diversi comitati e gruppi di azione che stanno sollevando la questione: a loro dico di non lasciarsi depotenziare dal caldo estivo, ma di braccare con ogni mezzo lecito ogni Autorità e Istituzione finchè la misura della loro sopportazione sia talmente colma da costringerli ad agire, se non per reale interesse alla soluzione del problema, almeno per non dover più ascoltare le proteste dei cittadini.

Ringrazio per lo spazio e vi esorto a tenere i fari accesi sulla questione: anche il ruolo dell'informazione è importante.

Un lampeggio ad Alessandro (come si usa salutarsi tra motociclisti) perchè si ristabilisca in fretta e possa presto tornare alle proprie occupazioni e al più presto in sella.

Cordialmente,

Stefano Tella

Il nostro blog a suo tempo aveva suggerito una soluzione valida, eccola!


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