sabato 10 agosto 2019

Jovanotti, cala il sipario: le parole del Sindaco, le critiche delle opposizioni

GLI INTERVENTI DEL SINDACO, GRUPPI CENTRODESTRA, M5S, LEGA, F.I., F.d.I.

LE PAROLE DEL SINDACO
da www.piazzarossetti.it
Pubblichiamo qui di seguito il testo della conferenza stampa tenuta questa sera nella sala del Consiglio Comunale dal Sindaco Francesco Menna in relazione alla bocciatura del Jova Beach Party.
Credo sia necessario fare una premessa: il Jova beach party non è un semplice concerto come tanti
altri, ma un evento di portata nazionale non scevro di significato sociale e culturale specie rispetto alle fasce giovanili. Proprio per questo la prima cosa che voglio fare è quella di ringraziare pubblicamente Jovanotti, a questo punto Lorenzo, per aver scelto tra tutte le altre del centro Adriatico, la nostra bella città.
Lorenzo grazie per le belle parole, Vasto ti aspetta e non mancheranno certo occasioni per dimostrarti ancora stima ed amicizia. Voglio pure ringraziare “la macchina comunale” e tutti coloro che hanno lavorato per questo evento, in particolare la società Trident, organizzatrice dello spettacolo e responsabile del Piano di sicurezza. Questa società che ha avuto permessi ed autorizzazioni in decine di spiagge in ultima Roccella Ionica, si è mostrata disponibile ad assecondare tutte le richieste della Prefettura a correggere eventuali errori, ad assicurare il massimo supporto per più completa sicurezza e fruibilità dell’evento.
A tal riguardo voglio rimarcare che l’amministratore della società, Maurizio Salvatori, un galantuomo di altri tempi, ha esplicitamente dichiarato che non intende riproporre questo evento, il Jova Beach Party, in nessuna località della Provincia di Chieti, perché preferisce interloquire con autorità periferiche del governo maggiormente conciliabili.
Soprattutto voglio ringraziare tutti i vastesi, giovani e meno giovani, che hanno creduto come me all’importanza di questo evento. A loro voglio dire in prima persona Potevo limitarmi a fare il burocrate a far girare le Carte della Trident e aspettare nascondendomi dietro la mia scrivania a Vasto. Invece no! In nome delle migliaia di persone che mi hanno voluto sindaco, io ci ho messo la faccia, il Prefetto ha usato un’altra espressione meno simpatica, e meno consona alle reciproche funzioni rivestite.
Io ci ho messo la faccia, andando oltre le mie strette competenze, mi sono reso disponibile ad una proficua collaborazione tra enti, anche se devo constatare che dall’altra parte non ho trovato la stessa volontà di fare, naturalmente sempre nel rispetto della legge e della sicurezza, ma come detto del resto garantita dall’organizzazione Trident che ha organizzato con successo molteplici eventi sulle più importanti spiagge italiane.
Mi corre l’obbligo di ricordare ai vastesi e agli abruzzesi che mentre io mi prodigavo per l’evento del 17 agosto, altre autorità istituzionali, presentavano addirittura interrogazioni parlamentari al Senato.  Sto parlando in maniera esplicita, del senatore di Vasto Gianluca Castaldi, il quale ha enumerato una serie di questioni denotanti mancata conoscenza dei fatti e delle più elementari nozioni del diritto amministrativo. Mi chiedo se chi ha votato il senatore di Vasto avrebbe preferito un rappresentante istituzionale che tutelasse sempre e comunque le ambizioni e gli interessi generali della nostra città.
Questo metterci la faccia ha comportato, naturalmente, come è avvenuto in tutte le località italiane, anche esposti da parte di sedicenti ambientalisti ostili pregiudizialmente e ideologicamente ad ogni impegno e uso pubblico della spiaggia.
Non vi è stata collaborazione da parte dei rappresentanti politici del territorio che si sono uniti nel fare male al territorio. L'unica nota che mi lascia fiducioso per il futuro è vedere i Sindaci dei Comuni limitrofi che hanno sostenuto con atti concreti i nostri sforzi. Mi riferisco ai sindaci di San Salvo, Casalbordino, Monteodorisio e Cupello.
Una guerra combattuta non solo contro il nemico visibile, ovvero le opposizioni, ma anche contro il nemico occulto nascosto dietro le sigle associative. Le denunce di 2-3 persone in cerca di visibilità dietro le quali si vedrà chi si nasconde che sono state smentite da tutte le Autorità competenti.
Mi risulta che per le altre località quelle denunce abbiano riempito i cestini delle rispettive Procure, spero che a Vasto non si sprechi abbastanza carta.
L’ultimo pensiero va ai fan di Jovanotti che hanno in funzione del suo concerto avevano scelto di stare qualche giorno nella nostra città. A loro vanno le mie personali scuse per quanto successo e anche a nome di chi non ha reso possibile questa iniziativa.
Alla coppia che ha confermato che verrà a sposarsi qui metto a disposizione le strutture comunali. per me sarebbe un onore celebrare il loro matrimonio a meno che Jovanotti non voglia farci una graditissima sorpresa.
Francesco Menna

LE CRITICHE DEL CENTRODESTRA 
Da Guido Giangiacomo riceviamo e pubblichiamo
Comunicato stampa 
Come forza dell’opposizione responsabile e collaborativa, che si è messa a tutti i livelli a servizio della città per far sì che l’evento Jovanotti si facesse, ci sentiamo mortificati a nome di Vasto e dei Vastesi.
Quanto è successo non ammette scuse ne scaricabarile. Il Sindaco di Vasto invece di annunciare le dimissioni dell’assessore Della Penna e, coerentemente, le sue in una conferenza stampa priva di senso scarica la colpa sulla Commissione di Vigilanza, su presunti avversari politici e sulle associazioni ambientaliste.
Ma noi non consentiremo ad una amministrazione fallimentare di abbracciare la teoria del complotto, quando in nove mesi di strombazzamenti e proclami, Menna, i suoi assessori e i suoi dirigenti non sono stati in grado di organizzare un evento, come il Jova Beach, che si è regolarmente svolto in decine di città simili a Vasto.
I biglietti sono stati venduti da dicembre 2018 e quindi l’unica vera causa di quanto successo è la totale incapacità amministrativa della Giunta Menna che solo in queste ultime settimane ha ammesso di avere un ruolo nell’organizzazione dell’evento, limitandosi per mesi a dire che tutto dipendeva dalla organizzazione del cantautore.
Sarebbe bastato che quanto accaduto questo mese fosse accaduto a febbraio, o marzo e si sarebbe potuto evitare la figuraccia scegliendo diverse soluzioni. Si sarebbe potuto e dovuto lavorare per un evento così grande coinvolgendo i Comuni limitrofi e non limitarsi ad elemosinarne il supporto dopo aver fatto tutto in modo arrogante ed autoreferenziale, e anche per il futuro auspichiamo una programmazione turistica concertata con gli enti territoriali a noi vicini. Il culmine della arroganza si è raggiunto con lo schiaffo in faccia dato al Consiglio Comunale, nel quale bisognava fare sintesi per salvare l’evento, e da cui Menna è fuggito facendo mancare il numero legale. Forse se avesse sentito l’opinione del Consiglio, il Sindaco, invece di fuggire, avrebbe tratto spunti e suggerimenti che avrebbero evitato questa figuraccia e salvato l’evento.

Di fronte al consueto comportamento del Sindaco che si arroga i successi e imputa agli altri gli insuccessi chiederemo in tutte le sedi di fare chiarezza sulle responsabilità della giunta, dell’organizzazione ma anche dei dirigenti coinvolti, di cui alcuni nominati quasi ad hoc per gestire l’evento di Jovanotti ora annullato. Chiederemo chiarezza sui costi, sulle responsabilità e sulle risorse sprecate e sui danni arrecati all’ambiente ed all’immagine turistica di Vasto. Non accetteremo ribaltamenti della realtà volte a dare colpe alla Prefettura o ai Carabinieri: la verità è che quando la nave affonda, il primo responsabile è sempre il capitano, in questo caso, purtroppo, il Sindaco. Ma purtroppo per noi esce distrutta la credibilità di una città che non potrà mai piu’ avere la speranza di organizzare eventi simili, che vede la sua interlocuzione con le Istituzioni gravemente compromessa e che, lo diciamo con chiarezza, meriterebbe un Sindaco per una volta capace di stare zitto, assumersi le responsabilità e fare mea culpa per il triplete del disastro: Siren Festival, Bombadabash e Jova Beach Party. Vasto merita altro e presto

d’Elisa Alessandro


 M5S: Jova beach party, la parola alle carte. Altro che cordata d’odio.
La notizia del diniego dell’autorizzazione al Jova beach party da parte del
Prefetto Barbato, ci spiace ma, purtroppo, non ci sorprende. E ancor di più
ci spiace che l’artista riconduca le ragioni del diniego a “basse ragioni di
polemica politica locale”. Gli interlocutori di Jovanotti, evidentemente,
preferiscono nascondere le realtà dei fatti e lo “impapocchiano di
chiacchiere “affinché egli, più o meno convinto ambientalista, non sappia
che questa amministrazione comunale ha concesso per l’evento un’area
che il Piano del Demanio Marittimo comunale definisce come "Sottozona
Tutela Ambientale e Rinaturalizzazione". Non vogliamo sottilizzare sulle
definizioni ma per trasformare quell’area in “area eventi”, sarebbe stato
necessario, quanto meno, un cambio di destinazione d’uso della zona
indicata, cambio subordinato all’approvazione del Consiglio comunale.
Ovviamente ciò non è avvenuto. Ad ogni buon conto, pur volendo fingere,
per un solo istante, che non sia stata commessa questa gravissima
irregolarità formale, è sotto gli occhi di tutti i vastesi e di tutti gli avventori
che passeggiano sulla nostra spiaggia, che a Fosso Marino c’è un ruscello
(sarebbe più corretto dire c’era perché oggi è interrato e lo sarà fino alla
prossima pioggia). Jovanotti sappia che le carte sono state viste e lette
attentamente dalla Commissione, altroché!!!
E che dire della data del concerto? L’Assessore Della Penna ci ha riferito,
a seguito di una nostra interrogazione, che la data è stata scelta l’artista ma
ciò non solleva l’amministrazione dalla responsabilità di non essersi
preoccupata degli innumerevoli problemi logistici e, soprattutto, di
sicurezza legati a quella data.
La conferenza stampa tenuta dal Sindaco Menna non è stata altro che il
culmine di una farsa che dura da troppo tempo. Non ci aspettavamo che
facesse il “mea culpa” ma ci saremmo aspettati, almeno questa volta, che
ammettesse una piccola, piccolissima responsabilità, magari per un errore
di valutazione. Invece ha addossato la colpa a “certe” minoranze e ad un
senatore della Repubblica, il Senatore Castaldi. Ha parlato di qualcuno che
ha generato una cordata di odio dimenticando che lui e la sua maggioranza

hanno generato solo illusioni nei vastesi che lo hanno votato e in tutti
quelli che si aspettavano che questa amministrazione agisse con
trasparenza, con competenza e per il bene della città.
Le sue falsità si evincono chiaramente dal Resoconto del Comitato
Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza, che si può leggere sul sito della
Prefettura di Chieti, nel quale sono elencati gli innumerevoli pareri
negativi ricevuti: dal Questore alle rappresentanze dei Carabinieri, della
Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia stradale,
dell’ANAS, della Società Autostrade, del Dipartimento di Prevenzione
della ALS e della Capitaneria di Porto. Altro che cordata d’odio!!!
Vale la pena ribadire ciò che il capogruppo del M5S ha affermato subito
dopo l’abbandono dell’aula consiliare da parte del Sindaco Menna e della
sua maggioranza, proprio nel momento si doveva discutere del Jova beach
party: non è Jovanotti SI o Jovanotti NO a decretare la fine di questa
amministrazione ma la sua inconcludenza, le sue falsità e la sua incapacità
di assumersi delle responsabilità che tenta, disperatamente e
maldestramente, di scaricare sugli altri.
E’ ora che questa amministrazione vada a casa: aspettiamo con impazienza
le dimissioni irrevocabili del Sindaco Menna.


M5S Vasto


LEGA:  "dopo la conferenza stampa del primo cittadino, siamo rimasti sconcertati".
Fino all'annullamento del mega concerto di Jovanotti avevamo più volte segnalato l'inadeguatezza del Sindaco Menna e della sua Amministrazione. Dopo l'annullamento, e soprattutto dopo la conferenza stampa del primo cittadino, siamo rimasti sconcertati. Egli, infatti, per giustificare la propria incapacità, ha esaltato la figura del manager di Jovanotti, definito galantuomo d'altri tempi, anteponendolo a un servitore dello Stato, il Prefetto, Dott. Giacomo Barbato. Parole, in bocca a un Sindaco, di inaudita gravità. Dopo la conferenza stampa non può essere più sindaco, non ne ha più i requisiti minimi. È venuto meno il rispetto istituzionale. Per noi, il manager è un professionista  interessato a salvare l'evento e disposto, dopo il no, anche a portarlo in altra data e in altra città d'Abruzzo, mentre il Prefetto è impegnato solo ed esclusivamente a salvaguardare la sicurezza di decine di migliaia di persone.
Tutti i pareri delle forze dell'ordine hanno seppellito le chiacchiere del Sindaco e i suoi ridicoli arrampicamenti su improbabili specchi. Le parole sacrosante dell'Associazione dei Prefetti hanno seppellito anche le chiacchiere dei tanti avventurieri e saltimbanchi che in questi giorni hanno scambiato lo Stato per un partitello politico. Noi, in attesa del Consiglio comunale che farà ulteriore chiarezza su questa sciagurata vicenda amministrativa, esprimiamo totale solidarietà a tutti i servitori dello Stato per le accuse ricevute in queste ore. Sappiamo distinguere gli interessi commerciali dagli interessi dell'intera comunità.

Alessandra Cappa 
Davide D'Alessandro



COMUNICATO STAMPA DI FORZA ITALIA: LA GRANDE PARTITA A POKER DI MENNA E DELLA PENNA

Il Direttivo di Forza Italia Vasto ha preferito aspettare che tutta la verità venisse a galla, consapevole che in perfetto stile Menna non si sarebbe fatto mea culpa, ma con l’aiuto nemmeno troppo sconcertante di una Organizzazione dell’Evento quantomeno un po' approssimativa e quindi sulla stessa linea difensiva, si finisse per dare tutta la colpa alla politica, e per essa alle opposizioni. Veramente patetico!
Purtroppo per il Sindaco Menna, il Prefetto, cui va il nostro plauso per aver fatto solo il suo dovere unitamente agli altri organi preposti, pubblicando i verbali (come di consueto) della riunione, senza scendere in polemica ha rimesso all’intelligenza di tutti ogni giudizio.
E la lettura rivela impietosamente che si è trattato solo di una improvvisazione dilettantistica da parte della Amministrazione comunale mista alla consueta arroganza di Sindaco, Giunta e dei soliti consiglieri muti ed obbedienti di maggioranza, che ha visto il suo culmine nel consiglio comunale chiesto dalle minoranze pochi giorni fa per conoscere i fatti ed adottare un documento di forte supporto unitario all’evento e che il Sindaco, conscio di quali fossero le reali carte, ha fatto saltare obbligando i suoi ad abbandonare l’aula e far venire meno il numero legale.
E la realtà è ormai sotto gli occhi di tutti: Menna, Della Penna ed ogni suo amministratore che gli ha retto il gioco hanno giocato a poker con 30.000 persone, bluffando finchè qualcuno ha visto le carte che avevano in mano!
D’altronde le prove generali in scala minore c’erano state lo scorso anno con il Country Festival annullato all’ultimo momento e finito tra denunce, cosa c’era da aspettarsi?
Menna & Co. sanno strombazzare ed usano bene i media ma quando i bluff finiscono come bambini poi gridano all’uomo nero, al complotto universale ed alla solita opposizione sfascista.
No… ci dispiace ma una opposizione responsabile sta zitta fino alla fine perché vuole che l’evento si faccia come tutti gli altri, ma poi ha il DOVERE, il sacrosanto DOVERE, di chiedere il conto dei 30.000 biglietti venduti a circa 70 € a ragazzi per cui anche pochi euro sono importanti, senza avere alcuna autorizzazione, scegliendo un sito che non era idoneo, nascondendo fino alla fine la verità!
No.. non si può scherzare e fare finta di niente né consolare un Sindaco asserita vittima del sistema politico, da oggi nemmeno più locale ma addirittura nazionale dopo l’intervento della Associazione Prefettizzi che ricorda agli sprovveduti accusatori che il 3 giugno 2017 a Torino per la partita Juventus-Real Madrid  si implorarono le autorità di poter fare l’evento salvo fare poi lo scaricabarile a tragedia avvenuta.
Ora, scoperta la verità, a meno che il Sindaco e Della Penna non ci convincano delle loro tesi, presentando oggi stesso una querela ‘educativa’ (come il Sindaco le definisce con la sua consueta supponenza) nei confronti di Prefettura e tutti gli organi che avrebbero con il loro parere politico negativo danneggiato la nostra Città, inevitabilmente a settembre in Consiglio Comunale farà bene a presentarsi dimissionario perché stavolta non sfuggirà alla verità.
Il nostro capogruppo Guido Giangiacomo approfondirà la questione in Consiglio ed in Commissione di Vigilanza per attenzionare ogni atto adottato dal Comune, già richiesto da tempo in merito alla questione e non ancora fornito, per vagliare eventuali responsabilità gravi del Sindaco, della Giunta, di quanti consiglieri sapessero ed hanno taciuto e di dirigenti nominati dal Sindaco di recente che abbiano concorso nella produzione dei documenti utilizzati per il grande bluff!
Lo dobbiamo a Vasto ed ai Vastesi ostaggio da tre anni di una Amministrazione assolutamente inadatta al proprio ruolo.
IL DIRETTIVO DI VASTO DI F.I. E IL CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO COMUNALE

Il commento di FRATELLI D'ITALIA
Jova Beach Party, Fratelli d’Italia: “Occasione persa, responsabilità ascrivibili alla sola Amministrazione comunale”
 VASTO. “Al di là di Jovanotti, che può o meno piacere, Vasto non solo ha perso una grande occasione per far conoscere la città ad una fetta di turisti che, diversamente, non avrebbero avuto occasione di vederla, ma si è proiettata negativamente rispetto al mercato turistico dando impressione di inaffidabilità; oltre, ovviamente, al danno economico che molti operatori hanno subìto a causa delle cancellazioni delle prenotazioni dei posti letto, e ai mancati consumi che l’evento avrebbe portato”. È quanto si legge in una nota del circolo cittadino di Fratelli d’Italia di Vasto, che commenta l’annullamento dell’evento Jova Beach Party a causa di gravi carenze circa il piano sicurezza predisposto.

“Fratelli d’Italia ha fatto prevalere in tutte le sedi solo ed unicamente le ragioni di Vasto. Dai Consiglieri comunali, agli amministratori del territorio, alla rappresentanza in Regione: tutti abbiamo tifato per Vasto, evitato polemiche durante l’iter che avrebbe dovuto portare alla messa in moto della macchina organizzativa, fornendo, peraltro, una collaborazione non sempre richiesta, ma comunque accordata. Con grande senso di responsabilità. Ora, però, non possiamo fare sconti: il resoconto della riunione del 9 agosto scorso del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, fa emergere chiare e lampanti responsabilità, tutte ascrivibili all’Amministrazione comunale. Il Sindaco Francesco Menna, piuttosto che mettere in piedi un disgustoso teatrino lesivo dell’intelligenza dei cittadini e irrispettoso nei confronti anche delle Istituzioni, al solo fine di gettare fumo negli occhi cercando di scaricare le responsabilità sue, della sua Amministrazione e della sua struttura su fantomatici ‘gufi’, rifletta sulla approssimazione adoperata, faccia mea culpa, e si dimetta mandando a casa anche l’Assessore al Turismo Della Penna. Se per un concerto c’è stata tanta sciatteria, figurarsi come può continuare ad amministrare una città” prosegue la nota del circolo cittadino di Fratelli d’Italia.


“I pareri sono stati quasi tutti negativi in sede di valutazione da parte degli Organi preposti - spiega il partito di Giorgia Meloni - a testimonianza del fatto che non si tratta, come vorrebbe far squallidamente credere Menna, di un complotto di una parte politica, offendendo non solo l’intelligenza di chi lo legge e lo ascolta, ma anche l’autonomia e l’autorevolezza delle Istituzioni, ma solo ed esclusivamente di una incapacità della sua Amministrazione e della struttura che lui ha scelto a supporto della realizzazione degli incartamenti burocratici. Una così sonora bocciatura, decretata da Organi quali quelli che hanno partecipato al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, non si era mai vista nella storia della città. Parere negativo dal Questore, dal Comandante provinciale dei Carabinieri, dal Tenente Colonnello della Guardia di Finanza, dal rappresentante dei Vigili del Fuoco, dalla rappresentante della Polizia Stradale e del Coa, dal dirigente dell'Anas, dal rappresentante della Società Autostrade, dal Dipartimento Prevenzione della Asl e dal Comandante della Capitaneria di Porto. Unici pareri favorevoli, quelli della Provincia in quanto ‘non ha competenze specifiche in materia’, come si legge nel  verbale, e quello del servizio 118 della Asl seppur, si legge ‘il piano sanitario necessita di opportune integrazioni in relazione all’assenza delle vie di fuga per le ambulanze’. Queste sono le vere ragioni del diniego allo svolgimento del Jova Beach Party” conclude la nota di Fratelli d’Italia.
 

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