sabato 20 aprile 2019

...Quando a Vasto arrivò il primo "fornello elettrico" per l'arrosto dell'agnello di Pasqua


di Lino Spadaccini

Ogni anno a Pasqua torna alla ribalta la questione dell'agnello e del consumo della carne, tra favorevoli e contrari.
Ovviamente non ci permettiamo di entrare sull'argomento, lasciando il dibattito ad altri, ma vogliamo ricordare una simpatica poesia,di autore ignoto, pubblicata a cura dell'Unione Esercizi Elettrici di Vasto, dove si pubblicizzava un nuovo prodotto: il "fornello elettrico", particolarmente adatto a Pasqua per cucinare l'agnello.
Ecco il testo integrale:

L'AGNELLO PASQUALE
Tutti sanno che l'agnello
è una bestia disgraziata,
e che appena grandicello
la sua sorte è decretata.


Fatto a pezzi e preparato,
dal beccaio sempre astuto,
ben pulito e mal pesato,
a gran prezzo vien venduto.

Nel comprarlo, la massaia
chiude l'occhio sul suo costo,
vuol che Pasqua sia ben gaia:
niente fumo e tutto arrosto.

È già pronto un buon coltello,
rosmarino, pepe e sale
ma per colpa del fornello,
la cucina è un arsenale.

Carta, ventola e carbone,
c'è tutto un gran consumo:
ma l'agnel va in consunzione,
niente arrosto e tutto fumo.

Anche stando a sorvegliare,
mal cucinasi l'arrosto,
è il calore irregolare
che lo brucia ad ogni costo.

E di Pasqua il bel pranzone,
e di Pasqua il gran contento,
festa, canti, tradizione,
sfuma tutto in un momento.

Per il tempo ch'ha sprecato
la massaia si lamenta,
pel denaro ch'ha buttato
il marito si spaventa.

S'incomincia una battaglia
e la suocera furente,
contro il genero si scaglia
richiamando molta gente.

Fra gli accorsi c'è un compare
che alla lite pon suggello,
suggerendo di comprare
un elettrico fornello.

"Un fornello con fornetto
"è un gioiello sopraffino,
"molto semplice e perfetto
"lo manovra anche un bambino.

"Di assoluta pulizia,
"economico e mai guasto,
"un sol nome è garanzia:
"Casa Elettrica del Vasto".

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