"Frontiera" del regista
vastese Alessandro Di Gregorio in corsa per il David di Donatello 2019 nella
sezione cortometraggi.
Mercoledì pomeriggio il Presidente della
Giuria dei Cortometraggi Andrea Piersanti ha ufficializzato la cinquina in corso
per il David di Donatello 2019 nella categoria dei cortometraggi.
A contendersi l'ambita statuetta insieme
a Di Gregorio, ci saranno "Il nostro concerto" di Francesco Piras,
"Im Bären" di Lilian Sassanelli, "Magic Alps" di Marco
Scotuzzi e Andrea Brusa, e "Yousef" di Mohamed Hossameldin.
Davvero una grande soddisfazione per il
regista vastese, che il prossimo 27 marzo, giorno della premiazione, in onda in
prima serata su Rai 1, avrà la possibilità di aggiudicarsi l'importante
statuetta, come giusto riconoscimento per un'opera significativa, che ha già
avuto ottimi riscontri a Venezia, lo scorso settembre, nel concorso della
Settimana della Critica per la sezione Sic@Sic 2018.
Alessandro
Di Gregorio descrive l'Italia vista come frontiera dai profughi che ogni giorno
si imbarcano in un viaggio tra la vita e la morte, tra la speranza in un futuro
migliore e la paura di non riuscire a toccare terra.
Protagonisti
del cortometraggio sono un adolescente, al suo primo giorno di lavoro da
necroforo, e un giovane alla prima missione da sommozzatore. S'incontrano sul
ponte di un traghetto diretto a Lampedusa. Non si conoscono, ma quando metteranno piede sull’isola
le loro vite cambieranno per sempre: uno dovrà recuperare i corpi dei
naufraghi, l’altro li dovrà seppellire, in una sorta di balletto fra la vita e
la morte, l’innocenza e la sua perdita.
Scritto
da Ezio Abbate ("Banat - Il viaggio" e "Suburra: La
serie"), e prodotto da Simone Gattoni - Kavac Film srl e Daniele Esposito
- Emma Film srl, "Frontiera" è interpretato da Bruno Orlando e
Fiorenzo Madonna.
Alessandro
Di Gregorio dopo le prime esperienze di scrittura per la fiction "Stiamo
bene insieme", diventa aiuto regista. Collabora con Filmmasterdirigendo
spot e altri prodotti video. Il suo primo documentario, "8744", viene
premiato come miglior documentario al Festival "Premio Libero Bizzarri -
Il nostro tempo è ora" (2007) e al "Festival del documentario
d'Abruzzo - Premio Emilio Lopez" (2008). Realizzato in Germania, il
documentario raccoglie le numerose memorie e le
testimonianze, con la collaborazione di docenti e studenti di un istituto
scolastico, degli internati in un campo di concentramento, contrassegnati con
il numero 8744. Il documentario viene acquistato da History Channel.
Nel
2009 dirige "Per chi suona la campanella", un documentario ambientato
ad Acquaformosa, un piccolo paese della Calabria, dove i nonni tornano dietro
ai banchi di scuola, insieme ai loro nipoti, per salvarla dalla chiusura. La
pellicola viene premiata come miglior documentario al "Festival del
Circeo" (2011) ed al "Festival
del Cinema Rurale" (2011).
Tra
gli altri lavori ricordiamo "I passi del silenzio" ,
"Un mare di vita", uno spot prodotto da Imaginali per Unioncamere e
il Mipaaft, "Il Molise c'è?", "La Capatosta - Oli
aromatici", e Costa dei Trabocchi, brandedcontent per il progetto "La
Terra dei Trabocchi".
Lino
Spadaccini
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