giovedì 31 gennaio 2019

PUBBLICATO UN INTERESSANTE VOLUME SU SPATARO NEL 40° DELLA MORTE

La copertina del volume pubblicato dal Comune
di NICOLA D'ADAMO

Nell’ambito delle varie iniziative per i 40 anni dalla scomparsa del sen. Giuseppe Spataro, uno dei padri della Repubblica, merita un particolare plauso la pubblicazione da parte dell’assessorato alla Cultura che fa capo al giornalista Giuseppe Forte, di un agevole volume sulla figura dello statista ad uso delle scuole e dei giovani.

Il libro, dal titolo GIUSEPPE SPATARO UN PROTAGONISTA DELLA DEMOCRAZIA ITALIANA, presenta la figura del politico vastese, sotto diversi punti di vista e con varie testimonianze. Il tutto arricchito da preziose foto inedite provenienti dal ricco archivio personale dell’assessore Forte. Tra gli argomenti trattati: : “Un combattente della democrazia conquistata e non ricevuta”, “ Aldilà di una semplice rievocazione”, “La lezione di Spataro” di Remo Gaspari, “Il ‘Fra Galdino’ del Partito Popolare”, “Ambasciatore d’Italia nel mondo”, Discorso di Spataro negli Stati Uniti d'Americ”, “Generoso con la sua Città natale”.

Il sindaco Francesco Menna così introduce il volume: “Giuseppe Spataro fu tra i primi a rispondere all'appello rivolto "A tutti gli uo­mini liberi e forti" che diede il via all'ingresso ufficiale dei cattolici nella vita pubblica e che permise prima con il Partito Popolare Italiano e poi con la Democrazia Cristiana di svolgere un ruolo fondamentale di baluardo nei con­fronti di ogni dittatura con qualunque colore potesse apparire. Il Sen. Spataro assunse un ruolo fondamentale nella storia italiana durante e dopo il fascismo. Paziente ed audace tessitore, dotato di grandi qualità di orga­nizzatore, fece della sua abitazione in via Cola Di Rienzo, a Roma, la fucina di menti e di iniziativa, crocevia di uomini senza precedenti per la diversa ispira­zione ideologica, uniti dalla comune avversione al dittatoriale regime fascista e dallo stesso anelito per la rinascita democratica del Paese”. 

L’Assessore ai Beni e alle Attività Culturali Giuseppe Forte così spiega l’iniziativa: “Con questo opuscolo si vuole ricordare il sen. Giuseppe Spataro per esaltare le gesta di un uomo che è stato una pietra miliare nel cammino della umanità e per tenere alta e viva la fiaccola degli ideali di cui è stato portatore. Per chi ha creduto e crede nei valori di libertà, democrazia e solidarietà questo 40° anniversario costituisce una ulteriore occasione per tributare stima ad un uomo che ha dato lustro alla Città natale con la sua lunga, coerente e sofferta militanza politica per il trionfo della Democrazia e della Libertà. Una occa­sione per dimostrare affetto al nostro Don Peppino la cui carica, il cui spirito di servizio, il cui amore per la sua terra ed il cui operato hanno portato tanti benefici ai suoi conterranei ed hanno contribuito alla crescita ed allo sviluppo della comunità vastese ed abruzzese. In piazza del Popolo, a Vasto, un busto dedicato al Sen. Spataro testimonia ai posteri l'affetto e la gratitudine di coloro che hanno potuto apprezzare di per­sona - ed io per fortuna mi annovero tra costoro -, le sue doti e la sua opera di uomo politico tutto teso all'esaltazione della rettitudine e di quei valori e quelle tensioni morali, di quegli aneliti ideali che sono stati i principi ispiratori della vita del Sen. Spataro. Giuseppe Spataro: uomo umile, discreto, instancabile, coraggioso e permeato di una fede cristiana profonda e da un amore per gli ideali infinito.
Il suo contributo fu essenziale in quegli anni bui in cui vacillarono il destino della libertà e Je sorti della Democrazia in Italia. Un esempio da additare a quanti svolgono attività politica e alle future generazioni.”

A conclusione del volume anche una breve biografia ad uso di non conosce il politico vastese : 

Giuseppe Spataro è nato a Vasto il 12 giugno 1897. Frequenta le elementari a Vasto, le medie e superiori a Montecassino, l'università a Roma dove si era trasferita la sua famiglia. Si iscrisse alla FUCI e dopo qualche anno venne eletto presidente nazionale, carica che mantenne fino al 1922. 
Le capacità politiche e organizzative di Spataro non passarono inosservate ad un acuto osservatore come don Luigi Sturzo che propose al giovane universitario di entrare nel Partito Popolare come dirigente nazionale. Fu eletto vice segretario con don Sturzo (1921-23), rieletto con De Gasperi fino allo scioglimento del partito (1926). A Spataro l'onere di saldare personalmente gli onerosi debiti del partito. 

Giunsero i difficili anni del ventennio. Spataro riprese il suo mestiere di la sua casa a Roma divenne luogo di incontro per molti antifascisti, nonostante la vigilanza del Regime. A partire dal 1941 tali incontri divennero più frequenti e sistematici per l'organizzazione di un programma attorno al quale organizzare un movimento politico del cattolici democratici. Il testo a firma di De Gasperi si chiamò "idee ricostruttive della democrazia cristiana" e venne diffuso da Spataro, prima clandestinamente in ciclostile, poi, dopo il 25 luglio 1943, a stampa in diverse migliaia di copie per una diffusione capillare in tutta Italia.
L'opera di Spataro fu molto utile anche per i contatti con tutti gli altri partiti antifascisti. 
Il 28 luglio 1943, proprio nella sua casa fu costituito Coordinamento N'azionale delle Correnti Antifasciste, che successivamente, il 9 settembre, assunse il nome di Comitato Centrale di Liberazione Nazionale.

Dopo la liberazione di Roma, nel primo governo Bonomi, nel 1944, Spataro diventa sottosegretario alla Presidenza con l'incarico di provvedere alla stampa ed all'informazione (assorbendo tutte le funzioni del potente MinCulPop), incarico riconfermato nel 1945. Poi diventa sottosegretario agli interni. Partecipa attivamente alla stesura della nuova Carta Costituzionale. 
Dal 1946 al 1950 è presidente della RAI (EIAR). 
Ha ricoperto la carica di Ministro delle Poste e Telecomunicazioni (1950-53), Vicesegretario DC con De Gasperi, Ministro della Marina Mercantile (1958-59), di nuovo Ministro delle Poste (1959-60), Ministro degli Interni (I960), Ministro dei Trasporti (1960- 62), Vice Presidente del Senato fino al 1976.
Giuseppe Spataro è morto a Roma il 30 gennaio 1979, le sue spoglie riposano nella tomba dì famiglia presso il cimitero di Vasto.

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