venerdì 7 dicembre 2018

Storica "Comunità Educante" della Rossetti e Preside Di Iulio: festa di Natale


IN NOME DELL’AMICIZIA
 di Ivan Aloè
Meno di un mese addietro, il nove novembre scorso, presso l’Aula Magna della Scuola Media “G.Rossetti” è stato presentato un intrigante volume di Clemente Di Iulio dal titolo La Luna Metafisica e l’Altre.


La presentazione del volume, fortemente voluta dai tanti docenti e non docenti che avevano collaborato con Clemente Di Iulio quando diresse quella Scuola, fu anche l’occasione per sottolineare il particolare clima di amicizia che governava quella “Comunità Educante”. Il ricordo della figura di un Preside rigoroso e comprensivo con tutti, rispettoso degli interessi e bisogni degli alunni, ma senza cedimenti al facile buonismo.

Ormai vicini al prossimo Natale lo stesso folto gruppo di docenti e non docenti, che volle la manifestazione di novembre scorso, si è ritrovato, il 6 dicembre, in uno storico ristorante di Vasto, Lo Scudo, per lo scambio degli auguri e gli inevitabili racconti di piccole e grandi esperienze di vita vissute nella storica Scuola Media “G.Rossetti” di Vasto.

Il clima di amicizia e di rinnovata goliardia della giornata ha regalato a Clemente di Iulio non solo calore umano, ma anche tanta riconoscenza per il modello educativo e non solo gestionale che assicurò a tutto il personale della Scuola e agli alunni in anni sereni di lavoro e formazione.

La giornata si è articolata con la simulazione di un Collegio Straordinario dei Docenti con il seguente ordine del giorno:

1. Valutazione dell’attività formativa svolta in tanti anni .

2. Organizzazione di iniziative collaterali per la crescita dei giovani con l’ottica del docente pensionato.

La seduta si è conclusa con la lettura di alcuni versi della poesia inedita di un alunno della Media “Rossetti”, su una delle tante esperienze innovative della Scuola.

Nù che minìme da la “Bbachelette”

Facèmemo la Medie a la “Ruscette”,

‘na cosa bbelle che seme truvàte

È dill’ urarie che mo s’è cagnàte.

E lu sàbbete accuscì

A la scole n’ z’adàjì,

Fa piacere a ttutti quande

Li studinde e li ‘nzegnande.



Appen’ a cchista scole seme ‘ndrate

Lu core ‘i bbatteve all’ impazzate,

doppe che seme viste li prufussure

lu core s’è rricchite di spissore….



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