domenica 30 dicembre 2018

Dal taccuino di Angelo Del Moro: FA MALE PARLARE TROPPO. UN VIZIO DI TANTI, SUL LAVORO E IN SOCIETA'

FA MALE PARLARE TROPPO. UN VIZIO DI TANTI, SUL LAVORO E IN SOCIETA' 
di Angelo Del Moro

Non tutti ci riescono, in quanto dediti all'arte della chiacchiera. Comunicare troppo è un vizio che non tutti accettano perché il parolaio è convinto che la logorrea sia la propria forza. 

E, da questo punto di vista, gli scrittori sono una categoria a rischio. Di Flaubert, ad esempio, si diceva che fosse bravissimo ma non brevissimo: anzi le vicende di madame Bovary sarebbero state molto più godibili, ma con qualche dozzina di pagine in meno. E che dire dì Dostoevskij: uno che ha trasformato per molti lettori in un castigo la lettura di "Delitto e castigo" per via delle performance verbali non troppo stringate del protagonista Raskol'nikov. O come viene giudicato affetto da verbosità anche un autore pur brillante, Antonio Scurati: il suo mega-volume di quasi mille pagine su Mussolini, primo tomo di una lunga serie, pare confermarlo. Non saresti più clemente col supereroe Deadpoll, soprannominato "il Chiacchierone" uno che riesce a mettere in fuga i nemici con l'arma della super- parola, prendendoli per sfinimento. 

Perché i logorroici sono così, ti logorano senza pietà. Nella vita sociale non ti augureresti di avere in un rapporto intimo, non sogneresti di averne uno come partner perché rischierebbe di blaterare prima, durante e dopo l'amplesso, con effetti devastanti sulla libido.

Indubbiamente questa tendenza allo sbrodolamento verbale è stata favorita dalla tecnologia, ad esempio della prassi di mandare vocali via WhatsApp, con gente che raggiunge i record di dieci minuti e si riascolta, per compiacersi di quanto è bella la propria voce. Ma è favorita, per altri versi, dal riequilibrio tra i due sessi: logorroici ora sono soprattutto i maschi i quali, intimoriti dalle donne, parlano parlano e non concludono. Sono solo chiacchiere, senza più il distintivo del sesso forte.

Vasto, 21. Dic. 2018

Nessun commento: