DAM M5S RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Riflettiamo sulla
vendita della quota comunale della Pulchra!
Abbiamo inviato una lettera al
Sindaco ed ai componenti il Consiglio comunale per invitarli a riconsiderare la
validità della gara vinta dalla SAPI S.r.l. che, unica concorrente, ha offerto
1.160.000 euro per acquisire il 51% delle azioni di Pulchra Ambiente S.p.a. in
possesso del Comune di Vasto.
Le valutazioni poste a fondamento dell’importo a
base d’asta della quota comunale, infatti, sono decisamente anomale e
discutibili ed hanno portato ad una riduzione del valore, fissato a 1.158.965,
a fronte di una stima iniziale di 1.336.311.
Le principali anomalie della
perizia riguardano : - I ricavi dalle prestazioni, riferiti erroneamente solo
ai servizi principali, con esclusione dei servizi opzionali; - I ricavi da
filiera CONAI, più bassi dei valori che si avrebbero applicando il capitolato;
- Il sostanzioso aumento dei costi del personale a partire dal 2018, privo di
una reale motivazione in quanto i servizi erogati nel 2018 sono stati gli
stessi erogati nel 2017; - La dinamica dei costi industriali legata
all’inflazione mentre i ricavi restano costanti per tutta la durata del
contratto (2019-2023); - La variabilità degli accantonamenti al fondo rischi
modificati, da 400.000 a 250.000 ed infine a 270.000 euro nelle diverse perizie
senza alcuna valida motivazione; - La variazione immotivata e tardiva del
periodo di riferimento (prima 2014- 2021 poi 2015-2023) per il calcolo della
media dei valori di redditività.
Questa iniziativa è diretta a tutti i consiglieri
comunali e al Sindaco affinché prendano coscienza della effettiva situazione e
riflettano sulla concreta possibilità di annullare la gara in autotutela a
causa del pesante danno erariale che deriverebbe dalla vendita della quota ad
un prezzo ben al di sotto del valore reale.
L’auspicio è che lunedì 12 novembre 2018, ciascun componente il Consiglio comunale sappia consapevolmente come
votare. Noi voteremo per tutti quei cittadini che per vent’anni hanno atteso
che si potesse, finalmente, stipulare un contratto equilibrato, per l’azienda e
per loro stessi.
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