giovedì 31 maggio 2018

PRODUZIONE DI OSTRICHE A LARGO DI PUNTA PENNA? Forse sì…

di NICOLA D'ADAMO

E’ possibile allevare ostriche al largo di Punta Penna a Vasto. E’ quanto ha stabilito un progetto europeo di ostricultura durato 24 mesi (settembre 2016 - agosto 2018), portato avanti nella nostra zona, con un preciso obiettivo: il recupero della “ostrica piatta” (da sempre presente nel mare Adriatico) e il suo sfruttamento commerciale.
La varie fasi del progetto sono illustrate in un video del mese scorso, intercettato da “NoiVastesi”, che vi invitiamo a visionare su https://vimeo.com/264580005/ae8c702235
Dopo la sperimentazione nell’impianto di allevamento pilota della Silmar srl di Gabriele Pavone e figlio Carlo al largo di Vasto, sono stati pubblicati gli esiti finali del progetto che sono le “linee guida per la produzione sostenibile di ostriche piatte attraverso tecniche e processi innovativi”.
Gabriele Pavone (Silmar) nel video mentre spiega la sua partecipazione al progetto 


Ora si tratta di passare alla fase di “industrializzazione”, vale a dire alla produzione a mare aperto dell’ostrica piatta a largo di Punta Penna, predisponendo un preciso piano industriale con costi e ricavi, sbocchi di mercato e giusti canali di finanziamento. A questo ci stanno pensando Gabriele Pavone e suo figlio Carlo, già operanti nel settore della mitilicoltura (cozze), che nel video spiegano la loro partecipazione all’iniziativa.

Sul sito del C.I.R.S.PE. Centro Italiano Ricerche e studi per la Pesca, che ha coordinato il progetto di ricerca, una dettagliata scheda tecnica che ci fa capire cosa prevedeva il lavoro di ricerca. Gli altri partner dell’iniziativa sono stati: Università degli Studi di Teramo - Facoltà Di Medicina Veterinaria; -Croatian Veterinary Institute; e come dicevamo S.I.L.Mar. Società Industrie Lavorazioni Marittime srl (Pavone, Vasto).



FAIMMAC

Il Progetto FAIMMAC (Fishery and Aquaculture Integrated Management Model Along the Adriatic Costs) - Modello di gestione integrata della pesca e dell’acquacoltura lungo le coste dell’Adriatico, è finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca nell’ambito del bando "Projects in the context of the Integrated Maritime Policy in the Black Sea and/or Mediterranean Sea regions” (EASME/EMFF/2015/1.2.1.7/02/SI2.735915).

Il progetto mira a stimolare operatività produttive compatibili con l’ambiente, che sappiano offrire modelli gestionali capaci di penetrare in mercati potenzialmente ancora aperti (a livello regionale, nazionale ed internazionale), attraverso la promozione della gestione integrata dell'ostrica piatta (Ostrea edulis), un mollusco bivalve nativo d’Europa che si trova solitamente in natura nel mare Adriatico, ma scarsamente o affatto utilizzato ai fini di acquacoltura.

Obiettivi specifici

Facilitare il match-making tra gli operatori economici e gli enti di ricerca del settore marittimo dei vari territori e promuovere la creazione di partnership industriali e di ricerca intersettoriali e trans-disciplinari nella produzione di ostriche piatte nel bacino del mare Adriatico;

Diversificare e migliorare la produzione di impianti di maricoltura, attraverso l'introduzione dell’ostrica piatta, adottando politiche per proteggere la biodiversità e comportamenti ecocompatibili.

Sviluppare strategie standardizzate per ottenere i giovanili dall’ambiente naturale; testare tecniche di finissaggio e ingrasso di ostriche prelevate da banchi naturali, in impianti long-line.

Sviluppare consapevolezza sulla sostenibilità delle produzioni di Ostrea edulis (dal punto di vista economico, qualitativo e delle patologie);

Favorire la diversificazione socio-economica e lo sviluppo di servizi alternativi e/o complementari.

Le attività progettuali prevedono l'identificazione di banchi naturali di ostriche e l'attuazione di un progetto pilota presso un impianto di mitilicoltura situato lungo le coste abruzzesi con l’obiettivo di testare soluzioni innovative di raccolta e allevamento delle ostriche, migliorare le infrastrutture esistenti di allevamento in mare e ottimizzare i metodi di gestione post-raccolta.

Le azioni scientifiche e tecniche saranno affiancate da un'intensa campagna di comunicazione e informazione finalizzata a coinvolgere una varietà di attori provenienti dai settori pubblico e privato e dal mondo scientifico, al fine di facilitare il networking a sostegno dell’attuazione di una politica marittima integrata.

L’output principale del progetto sarà rappresentato da linee guida per la produzione sostenibile di ostriche piatte attraverso tecniche e processi innovativi, dalla raccolta del novellame al trattamento post-raccolta.

La durata è di 24 mesi (1 settembre 2016 – 31 agosto 2018), la partnership, oltre che dal C.I.R.S.PE. (coordinatore) è composta da:

-UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO - FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA

-CROATIAN VETERINARY INSTITUTE

-S.I.L.MAR. SOCIETÀ INDUSTRIE LAVORAZIONI MARITTIME S.R.L

Dal sito  http://www.cirspe.it/index.php?sel=faimmac


http://www.cirspe.it/index.php?sel=faimmac

Sperimentazione

Carlo Pavone Silmar impianto pilota di allevamento

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