venerdì 11 maggio 2018

Arte: Carlo Fantauzzi un amico di Vasto

Per molti anni a partire dagli anni '70 Carlo Fantauzzi ha tenuto mostre estive a Vasto: pochi anni fa è stato ospite della Galleria Mattioli in corso de Parma e Giuseppe Catania ha scitto la bella recensione che vi riproponiamo.

Carlo Fantauzzi, nato ad Arpino (Frosinone) il 4 ottobre 1950, è rimasto sordo all’età di tre anni. Autodidatta ha iniziato la sua carriera nel 1968 vendendo tele a Piazza Navona (Roma). Dal 1970 partecipa alla vita artistica nazionale presenziando ad oltre 500 concorsi e rassegne dove si aggiudica numerosi primi premi e premi acquisto, dato il largo favore che il pubblico gli riserva. Anche la critica militante si esprime con favorevoli consensi e gli attribuisce premi importanti. Sono moltissime le mostre personali che allestisce con grande successo. Sue opere sono in collezioni pubbliche e private in Italia ed all’estero.


GLI ITINERARI SPAZIALI NEL DIVENIRE UNIVERSALE DELLARTE: CARLO FANTAUZZI E LA PITTURA CROMATICA ARMONICA 
di Giuseppe Catania
Il Maestro Carlo Fantauzzi ha esposto, alla Galleria "Mattioli" di Vasto, una ricca sintesi della sua
arte espressa nell'arco dell'ultimo ventennio. Un ritorno nella terra d'Abruzzo per dimostrare quanto significativo sia stato il suo decorso pittorico sottolineato dall'ormai conseguita maturità stilistica.

La sua è considerata una esperienza densa di emotività sostenuta da un linguaggio pittorico palpitante di passionalità, per tradurre immagini sorrette da un vivace cromatismo e dagli echi dell'animo, in un dialogo intenso, quasi che l'artista, immerso nella contemplazione del mondo esterno, scruti i misteriosi arcani della figuratività.

C'è nella geniale fantasia di Carlo Fantauzzi quell'acutezza di indagine sulla bellezza del creato, ma con un accento di personale riflessione tesa al conseguimento di una armonica ricerca strutturale e formale. Ma è il tratto signico a evidenziare in Carlo Fantauzzi la spontaneità dell'espressione figurativa dove, però, si avvertono, talvolta, le notazioni di un'esistenza contrassegnata dal tormento creativo interiore di esprimersi, immerso in un "si-lenzio spaziale" proteso a raggiungere la realtà attuale filtrata da un subcosciente velato di nostalgia.

Ma è proprio in questi empiti che Carlo Fantauzzi trova vitalità per tradurre, con mani d'oro, la magia del colore nelle sue fantasmagoriche iridescenze traslucide, che sono frutto di passionale ardore accostato ad un personale, innato lirismo poetico.

Consapevole del divenire delle arti, egli ne sa interpretare i fermenti dinamici, tanto che. forma e colore rappresentano i simboli essenziali per parlare al mondo, per esprimere la sua partecipazione alla quotidianità. Ed è nella strategia dell'applicazione cromatica che il pittore intende affermare la sua visione della luce, per rifletterne le iridescenze, in una simbologia che è. soprattutto, caratteristica della sua tecnica, nella saggia contrapposizione di piani tali da materializzare gli effetti chiaroscurali.

Talvolta l'artista ama sottolineare le sue opere con tratti aurei o argentei per evidenziare nell'opera d'arte i due aspetti della identica realtà cosmica, lo splendore della vita, l'immagine dell'immortalità, quale prezioso dono dell'Eterno.


Partecipe dell'evoluzione artistica, Carlo Fantauzzi ne condivide le esperienze realizzando opere di profonda suggestione, penetrando nel mondo della moderna biomeccanica, altra verso ideazioni accostale ad un simbolismo materico dove poter evidenziare i legami umani alla spazialità, con stesure tratte dalla gamma dei blu per esprimere la potenza dell" intelletto, oltre la rivelazione della potenza soprannaturale. Spesso in questo itinerario di speculazione spaziale, la pittura di Carlo
Fantauzzi è vivacizzata da tinte gialle per esprimere il suo intuito nella bontà della luce solare, quale simbolo di fede e lealtà protesa alla raffigurazione del sentimento della sacralità dell'immagine, il conseguimento della purezza intesa come concezione della natura umana.

In tali ambiti si colloca l'arte pittorica di Carlo Fantauzzi che è. soprattutto, radiosità di colori, sia che voglia esprimere visioni paesaggistiche o che intenda offrire interpretazioni ispirate a notazioni legate alla memoria, evocanti impronte impresse nella sua fantasia, ma che è anche presenza visibile di una palese metamorfosi , di rinnovamento vitale della forza creatrice, come spesso l’artista ama rappresentare disegnando dei pesci nel vorticare degli elementi.

Ed anche in questa concezione ispiratrice di Fantauzzi scorgiamo una chiave di lettura del suo lin guaggio pittorico, che è espressione di fede e speranza, ciclo vitale tra passato e proiezione futura, che è anche interpretazione dell'armonia universale della natura. Sentimenti questi che rivelano la profonda spiritualità di Carlo Fantauzzi. un artista dotato di grande sensibilità, nella consapevolezza di operare in funzione della esaltazione dei valori estetici dell'arte proiettata in una visione duratura che riesca a sopravvivere al divenire dei tempi.

GIUSEPPE CATANIA

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