sabato 9 dicembre 2017

La scomparsa di Maurizio Benetti: il ricordo di Giancarlo Spadaccini

UN GRANDE ROSTER






Non riesco a dire nulla.
Sono emozionato più di quanto avessi potuto immaginare.
Maurizio non c’é più... nient’altro.
Sono atterrito, incredulo e tristissimo: perché?
Arrivò a Vasto con la convinzione che nel nostro mondo salesiano ci sarebbe stato spazio per un basket di impegno serio: cambiò il nostro modo di fare sport con la consegna delle regole.
Ci diede un VADEMECUM di comportamento.
Scoprimmo che non c’era fallo senza sangue, che la febbre del venerdì sera era un allenamento di 2 ore senza palla, che nessuno poteva mettersi i polsini, le fasce, le bende e che se ritardavi 5 minuti la domenica non giocavi... e non giocavi!

Nel 1984 mi spiegò che 4 cani (li aveva lui) sono meno impegnativi di un figlio (lo avevo io) e che quando giochi, un figlio ti fa sbandare.

Potrei ricordare le risate e i momenti felici!

Con lui eravamo tutti al nostro posto: LUI comandava e nessuno metteva in dubbio il suo comando. Qualche volta ci diceva: ASINO... e si sentiva fino al mare... e qualche volta ci diceva: abbiamo vinto per la tua difesa!

Poi ha cambiato vita e futuro... è tornato a Vasto di frequente perché sapeva che molti lo stimavano... poi la malattia lo ha allontanato.

Non immaginerò mai Maurizio stanco è rassegnato, magari eterno pessimista si.

Prima di ogni partita ricordava i tanti problemi e solo dopo le cose positive, ma abbiamo vinto, anche molto, con la sua regola “GATTO MORTO”: andiamo in silenzio, ci riscaldiamo, vinciamo e ripartiamo senza che nessuno ci veda!

VASTO BASKET non può scordarlo e non può negare la tristezza di questo momento.

Don Mario Pagan che era il suo dirigente accompagnatore ha deciso con noi di celebrare una messa sulla quale vi informeremo perché QUANTI lo ha conosciuto possano partecipare al nostro messaggio cattolico mentre Maurizio si starà dirigendo verso un campo di basket nell’aldilà!

Buon viaggio Benetti!

Giancarlo Spadaccini

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