domenica 23 luglio 2017

“TOQUINHO , GINO PAOLI E DANILO REA”, I GRANDI BIG DI MUSICHE IN CORTILE

Domenica 23 luglio alle ore 21 nella splendida cornice di Palazzo d’ Avalos nel centro storico di Vasto, con Toquinho e Selma Hernandes si apre la dodicesima edizione della rassegna Musiche in Cortile a cura della Muzak eventi. Anche quest’anno nomi internazionali si alternano a big della canzone italiana come Gino Paoli e Danilo Rea che si esibiranno sul palco del D’Avalos il 17 agosto. 
Già nelle precedenti edizioni Musiche in Cortile ha visto alternarsi sul palco artisti di grande spessore come Ornella Vanoni, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Nina Zilli, Simona Molinari, Sarha Jane Morris, Paolo Fresu, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso e tanti altri. L’appuntamento con la grande musica si rinnova anche per l’estate 2017.

Toquinho…. 50 anni di successi.

Questo progetto artistico è un omaggio alla musica brasiliana e un tributo a tutti quei grandi amici con cui Toquinho ha condiviso tanta musica e tanta poesia.
La “saudade” di Tom Jobim, che quest’anno avrebbe compiuto 90 anni, e del suo grande amico e collaboratore Vinicius de Moraes, di Baden Powell, Carlos Lyra, Chico Buarque, Menescal e tanti altri, si trasforma sul palco in uno spettacolo di grande fascino.
Il concerto entra direttamente in quell’anima poetica della Bossa Nova e nella magia inconfondibile degli “Afro Sambas”, ripercorrendo tutti i brani che hanno fatto innamorare il pubblico in tutto il mondo.
Milioni di appassionati hanno dentro il cuore le melodie di “ La voglia e la Pazzia, L’incoscienza e l’allegria”, “Senza Paura,” “Samba della Benedizione”, “Samba per Vinicius” ,“Aquarello”, solo per citarne alcune delle canzoni legate alla carriera di grandi successi dell’artista. Ha inciso sedici album con Vinícius de Moraes e altri dischi collaborando in particolare con Ornella Vanoni (La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria). Toquinho, oppure «Toco», come amava chiamarlo Vinicius De Moraes, con la sua voce calda e quel tocco delicato sulla chitarra, insieme alla splendida voce della brasiliana Selma Hernandes, è l’espressione più pura e veritiera della forza e della storia musicale del Brasile.

Come diceva Vinicius de Moraes ” La vita, amico, è l’arte dell’incontro”.—

LINE UP

TOQUINHO – chitarra e voce

Selma Hernandes – voce e percussioni
Cesare Pastanella – percussioni
Fabio Accardi – batteria
Fabrizio Scarafile – fiati
Poldo Sebastiani – basso
Luigi Rana – chitarra

TOQUINHO

Toquinho, pseudonimo di Antonio Pecci Filho (San Paolo, 6 luglio 1946), è un chitarrista e cantante brasiliano di origini italiane

BIOGRAFIA

Nonostante i genitori brasiliani di nascita, il cognome di Toquinho denuncia origini italiane. Il nonno paterno era infatti nativo di Toro, in Molise[1], e la nonna paterna era nata in Calabria; i nonni materni venivano invece da Mantova[2].

Da piccolo era chiamato da tutti Toninho, diminutivo di Antonio. Fu sua madre a trasformare il nomignolo nel vezzeggiativo Toquinho, dopo averlo visto accennare a lievi passi di danza. L'artista crebbe nel clima musicale degli anni cinquanta in cui fiorivano le sperimentazioni del pianista Johnny Alf e dei cantanti Dick Farney e Lúcio Alves. Al loro fianco si sviluppavano i germi della bossa nova, grazie ai contributi, fra gli altri, di João Gilberto, Tom Jobim, Vinicius de Moraes, Ronaldo Bôscoli, Roberto Menescal, Carlos Lyra, Baden Powell[3].

Dopo avere imparato a suonare la chitarra sotto la guida del virtuoso strumentista e compositore Paulinho Nogueira, non ancora ventenne decise di intraprendere la carriera musicale dopo aver conosciuto Chico Buarque de Hollanda. A metà degli anni sessanta, Toquinho esordì come compositore scrivendo Lua Cheia e venne a contatto con l'ambiente artistico e intellettuale che si era radunato a Rio de Janeiro, e lì ebbe occasione di crescere culturalmente e musicalmente grazie alle collaborazioni con gli artisti che qualche anno prima avevano dato vita al sound innovativo. L'incontro che segnò la sua carriera avvenne nel 1969; Toquinho strinse amicizia con il poeta Vinicius de Moraes e si legò a lui in un sodalizio artistico di lunga durata[4][5].

Gli anni settanta lo videro allontanarsi dal Brasile per sfuggire alle pesanti conseguenze del colpo di Stato militare che limitava la libertà di espressione. Assieme a Chico Buarque approdò in Italia che divenne la sua seconda patria. Dopo un breve rientro nel paese natale, ritornò in Italia dove fu raggiunto da Vinicius e dove lavorò anche con Sergio Endrigo e Sergio Bardotti, oltre a registrare le popolari incisioni con il poeta brasiliano e Ornella Vanoni[2]

ATTIVITA’ ARTISTICA

È diventato popolarissimo in Italia nel 1969 suonando nel disco La vita, amico, è l'arte dell'incontro, realizzato da Sergio Endrigo, Vinícius de Moraes e Giuseppe Ungaretti, e che è la sua prima incisione in Italia; l'anno successivo ha collaborato con Ennio Morricone nella realizzazione del disco Per un pugno di samba di Chico Buarque de Hollanda.

Nel 1983 ha ottenuto un notevole successo con l'album Acquarello, scritto insieme a Maurizio Fabrizio e Guido Morra e acclamato sia in Italia che in Sudamerica dove venne pubblicato col titolo Aquarela[6] nel quale ha inserito una cover in brasiliano del brano "Tutta 'n'ata storia"[7] di Pino Daniele.

Nel 1990 ha partecipato al Festival di Sanremo cantando in portoghese la canzone di Paola Turci Ringrazio Dio. Il titolo della canzone era Nas asas de um violão (Sulle ali di una chitarra)

È stato protagonista di due tournée con Fred Bongusto, nel 1993 in Italia e nel 1996 in Brasile; nel 2003 il tour con Grazia Di Michele.




Selma Hernandes

Selma Hernandes (San Paolo, 19 marzo 1979) è una cantante brasiliana.
Biografia

Selma Hernandes cantante[1], interprete e compositrice è nata a San Paolo, Brasile[2].

Vive tra l'Amazzonia e Perugia, dove è arrivata nel 2002 grazie a una borsa di studio per perfezionare lo studio della lingua italiana.

Ha iniziato a suonare la chitarra a 6 anni, a 10 ha studiato il pandeiro (tipo di tamburello di legno e pelle molto utilizzato nella musica brasiliana) e la batteria. A 13 anni ha iniziato la sua carriera artistica come cantante in un gruppo di giovani musicisti di Sao Paulo con i quali ha lavorato durante 5 anni. Ha perfezionato il canto alla Facoltà Carlos Gomes di San Paolo

Nel 1990 inizia una nuova fase più matura e molto impegnativa con il suo nuovo concerto acustico di MPB (soprattutto bossa nova e samba). Ottiene ottimi risultati con una media di 250 concerti all'anno e porta avanti questo progetto per 6 anni.

Nel 1994 si presenta in Messico, alla Casa della Cultura di Cancún. In occasione del concerto viene invitata a fare uno speciale live nel programma Musicancun ed il suo concerto viene trasmesso in diretta in Guatemala, Messico e Belize. Nello stesso anno prende la sua prima laurea in Brasile, in Scienze Biologiche.

Nel 1996 si trasferisce in Amazzonia e partecipa a vari festival presentando le sue composizioni, oltre a dedicarsi alla composizioni della musica per spot pubblicitari radio e tv.

Nel 1998 vince il "Festival Aperto di musica" del Sesc di Porto Velho, aggiudicandosi il premio come migliore interprete e quello per la migliore musica.

L'esperienza vissuta in Amazzonia va oltre alla musica, e si trasforma in un vero e proprio laboratorio di conoscenza di un Brasile lontano dagli stereotipi e dai luoghi comuni, che ritorna in tutta la sua attività professionale.[3]

Nel 2000 partecipa a un concorso televisivo organizzato da Rete Globo e dalla Sony Music, a cui si iscrivono più di 30.000 musicisti. Selma si classifica tra i 14 scelti dalla giuria per le sfide musicali in diretta TV e arriva fra 1 primi 3 vincitori.

Nel 2004 fonda il Selma Hernandes Quintet[4] e porta in tour uno spettacolo[5] sulla storia del Brasile ripercorsa attraverso la musica e gli strumenti tradizionali. Samba, bossa nova, baiao, forrò e tutte le altre radici musicali brasiliane si mescolano in questo spettacolo che diventa un album acustico

intitolato "Encontros" (2005).[6]

Durante i suoi soggiorni in Italia, Selma Hernandes ha cantato come special guest, insieme a Guinga e Gabriele Mirabassi, e a Gianluca Littera. Partecipa diverse volte al programma "Brasil" condotto da Max de Tomassi, su Radio Rai Uno, cantando dal vivo in diretta.

Nel 2007 esce il singolo Remedios, cover di una delle più belle canzoni di Gabriella Ferri del 1974. Il brano originale, inserito nella colonna sonora del film di Ferzan Özpetek Saturno contro, spinge al successo anche la versione del disc-jockey Stefano Brizi interpretato da Selma, che trova grande riscontro nelle radio diventando uno dei pezzi più suonati delle emittenti italiane e più ballato nelle discoteche.

Nel 2008 prende una seconda laurea, questa volta in Italia, a Perugia, in Lingua e Cultura Italiana per Stranieri.

Ancora nel 2008 Selma inizia una ricca collaborazione con Luigi Rana (produttore musicale) [7] e si dedica totalmente alla realizzazione di un nuovo progetto discografico. La lunga esperienza musicale di entrambi si traduce in un lavoro dove si ritrovano le radici della musica brasiliana intrecciate a sonorità attuali. Una fusione di stile, di generi musicali, di tradizione e modernità, che non vuole essere esclusivamente etnico ma internazionale. I testi sono quasi tutti scritti da Selma che evidenzia continuamente lo spirito del suo popolo e del suo paese, dello stile di vita brasiliano che porta ad affrontare tutto con estrema calma in base al concetto: Posso rendere bene e tanto anche senza farmi prendere dalla frenesia e dall'isterismo.

Nel 2008 la cantante, ammiratrice dichiarata della musica e della cultura italiana, canta in portoghese uno dei grandi successi di Mina. Il singolo Num segundo[2] è una rivisitazione moderna di L'importante è finire".

Segue nel 2009 il terzo singolo Mi amor un'altra fusion che riscuote grandi risultati nei tour live.[8]

Nel 2010 è uscito Musica pra dançar.

Seguono altre collaborazioni e vari tour internazionali.





Per informazioni e prevendita Muzak eventi 0873.365378



www.ciaaotickets.com

Nessun commento: