martedì 23 novembre 2021

A Vasto, nel 1289 esisteva il porto di S.Nicola della Meta

Foto da VastoCard di Ida Candeloro
Nel 1177 vi approdò Papa Alessandro III. Nel 1391 la struttura venne fortificata.
di GIUSEPPE CATANIA
Nell'antichità, quando l'odierna Vasto era nota come Histonium Municipio dei Romani, e dopo come
Guasto di Aymone, si fa menzione della esistenza di un porto già nel 1289. Si apprende anche che nel 1391 venne fortificato e nel 1503 si sa che questo porto era situato nella zona costiera vastese di San Nicola della Meta.

“Meta" è un etimo di origine longobarda (come "Lama"

significa "bagno", cioè presenza di acqua) ed è tradotto come "approdo".

Qui sono visibili ruderi come lo storico Luigi Marchesani precisa (vedi Storia di Vasto,pag.224) "ruderi di reticolata fabbrica e, sotto le marine acque,massi di edifizio. Tal’è la odierna forma dell'apertissimo seno, tal la esposizione sua, tanti gli scogli che a veder non si saprebbe per gli ancorati navigli argine all'urto de' flutti, riparo ai buffi de' venti; che perciò da massiccio e saldo muro in mare prolungato dovette formarsi l'edilizio del porto."

Si ha notizia che nel 1621 qui sorgeva una chiesetta (dedicata a San Nicola), vi erano magazzini, di cui si notano ruderi e che l'Università del Vasto si incaricava di effettuare dragaggi nel fondo del mare e dare in concessione i diritti di sbarco e imbarco delle merci, il cui profitto, nel 1578, ammontavano a 150 ducati, e il cui servizio era affidato ad un ufficiale detto "Portolano".

Si ricorda un episodio legato a questo porto, quando nel 7 febbraio 1177, Papa Alessandro III viaggiando da Manfredonia alla volta di Venezia per incontrare l'Imperatore Federico I Barbarossa, scortato da cinque Cardinali e ragguardevoli personaggi imbarcati su navigli forniti dal re di Sicilia, a causa dei venti contrari, fu costretto, ad approdare nel porto di San Nicola della Meta e soggiornò per parecchi giorni a Vasto. Molti sacerdoti e Abbati, tra cui quello di San Giovanni in Venere, il Feudatario di Vasto, cinque conti, sei baroni, molti nobili e mi-litari,vollero incontrare il Papa che rimase a Vasto fino al 9 marzo, giorno delle Ceneri.

"Ei le benedisse,ne fu asperso dal vescovo di Palestrina - come riferisce lo storico Luigi Marchesani- ne distribuì al popolo ed a' Magnati, e celebrò la Messa. Indi, fra le acclamazioni, allo splendore di numerose faci, col corteggio di que' grandi, del Giustiziere del Re, e del popolo,nonché le regie galere e partì".

(Chronica S.Steph. in Rivo Maris, an.1177, “Alexander Papa initio mensis Februarii vades in Venetias de Siponto, venit in civitatem. Wastum, et propter , turbationem miaris manit in ea multis diebus”, v.Domenico Romanelli T.I. p.236).

GIUSEPPE CATANIA

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