domenica 11 giugno 2017

Palazzo di Giustizia: intitolati i giardini alle vittime delle mafie

L’Ordine degli Avvocati di Vasto, con il patrocinio del Comune di Vasto, ha organizzato un evento di grande valore che ha richiamato ieri mattina a Vasto tante Autorità. Una cerimonia organizzata nei locali del Palazzo di Giustizia dove sono stati ricordati due uomini che hanno dato la vita per lo Stato democratico: i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino morti nelle stragi di Capaci e via D’Amelio. Peccato che l’evento sia stato snobbato da molti degli oltre 400 iscritti all’Ordine degli avvocati di Vasto.

Comunque ha fatto gli onori di casa con grande competenza e professionalità il presidente dell’Ordine Forense, l’avv. Vittorio Melone, che ha accolto Luigi Catelli, presidente della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, il generale comandante la Legione Carabinieri di Abruzzo e Molise, Michele Sirimarco, il presidente del Tribunale di Vasto, Bruno Giangiacomo, il Procuratore Capo della Repubblica di Vasto, Giampiero Di Florio, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Forte, assessori e consiglieri comunali, autorità militari, le dirigenti degli Istituti Scolastici cittadini e soprattutto tanti giovani in rappresentanze delle scuole della nostra città.

La cerimonia ha preso l’avvio con la esecuzione dell’Inno d’Italia da parte dei giovani studenti del Liceo Musicale “Mattioli”. Nel saluto rivolto alle autorità il sindaco Menna ha sottolineato cosa hanno rappresentato per la nostra Italia Falcone Borsellino “esempi di valore, speranza di vivere”. Ed ha ricordato la presenza proprio a Vasto dei due magistrati in occasione del mai dimenticato Congresso Nazionale della Magistratura Italiana celebrato a Vasto nel mese di giugno del 1991.


 A fianco del sindaco Menna c’era Simone Di Minni, il sindaco dei ragazzi, che con grande compostezza ha ricordato che “il vero divertimento della vita è godersela nel rispetto delle regole”.

Il Procuratore Capo Di Florio ha ricordato ai giovani che: “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sapevano a cosa sarebbero andati incontro. Il loro è stato un atto d’amore verso tutti noi”, per questo “noi dobbiamo ripagare il loro sacrificio. Lo facciamo non solo col ricordo, ma anche con la memoria. Oggi dovete decidere da che parte stare: coi buoni o coi cattivi”.

Bruno Giangiacomo, presidente del Tribunale di Vasto, ha ricordato gli incontri che nei mesi scorsi ha avuto con gli studenti per parlare loro delle tossicodipendenze in compagnia del comandante Carmelo Pontassuglia della Polizia stradale e li ha esortati a vivere nel rispetto della legge e della costituzione.

Luigi Catelli, presidente della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, che svolse il proprio lavoro proprio in Vasto dal 1984 al 1991, ha posto l’accento sull’importanza di “un gesto di memoria collettiva” ed ha espresso commozione nel parlare in quel luogo dove 26 anni fa parlò proprio Paolo Borsellino.

Nel corso della cerimonia è stato presentato dagli studenti del Liceo Artistico “Pantini-Pudente” il bozzetto del grande dipinto che il prossimo anno verrà sistemato nei giardini del Palazzo di Giustizia. L’opera è stata donata al Procuratore Capo Di Florio che, nel ringraziare, ha detto “legalità, giustizia e onore sono i valori fondamentali della nostra Costituzione, che dovete leggere tutti i giorni”.

Al termine della cerimonia nei giardini del Palazzo di Giustizia, mentre veniva eseguito l’Inno di Mameli, è stata scoperta una stele commemorativa voluta dall’Ordine Forense di Vasto e sono stati messi a dimora cinque alberi a ricordo delle grandi stragi che funestarono quel drammatico periodo vissuto dall’Italia.

A conclusione della cerimonia Vittorio Melone, presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto, ha citato una celebre frase di Falcone: “Gli uomini passano, ma le loro idee camminano sulle teste degli altri”.
G.C.

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