martedì 6 giugno 2017

C'era una volta ...IL QUADERNO DELL'HOSTARIA DEL PAVONE

C'era una volta...
IL QUADERNO DELL'HOSTARIA DEL PAVONE
Appunti di gastronomia Abruzzese Molisana 


di GIUSEPPE CATANIA

C'era una volta...E’ il caso di dirlo, un organo di informazione curato e scritto dall'accademico, gastronomo e giornalista, Pino Jubatti, pubblicato nel 1998. Già nella sua veste grafica e nella meticolosa cura estetico-tipografica, il "Quaderno" rappresentava una di quelle caratteristiche pubblicazioni da collezionare, in quanto la riproduzione d'autore contribuisce ad arricchire il
pregio artistico della rivista che vuole anche essere un pretesto per rinverdire l'antica tradizione letteraria e lirica che ruota attorno alla gastronomia abruzzese e molisana.

E non poteva essere altrimenti, giacché i titolari della Hostaria in via Barbarotta, autentici cultori della cucina nostrana, queIla più popolare, per intenderci, cioè fatta in casa, con prodotti tutti genuini, altrimenti detta "mediterranea”, intendono aggiornarci su quello che è il mangiare sano e su come è conveniente orientarsi nel variegato imprevedibile, ma sempre affascinante, mondo dei buongustai.

E quando la cultura viene a sostenere la buona cucina, non vi è al mondo chi riesca a sottrarsi al sottile e misterioso richiamo del …palato!

Pino Jubatti, peraltro, sa bene come destreggiarsi fra la realtà e la fantasia, attingendo a testi di prelibata ghiottoneria letteraria, per farci tuffare in pagine di approccio stagionale di squisita fattura, fra antichi sapori marinareschi e casarecci.

Per "l'Almanacco " Accio D'Empoli ci introduce, per un brindisi iniziale, sul "Montepulciano d'ogni vino è Re" in un raffronto veramente magistrale. Inoltre Luca Jubatti, da par suo, rievoca in pagine di elevata cultura, uno fra gli avvenimenti più importanti della regione Abruzzo, la Mostra "Tra Dante e Salvator Dalì alla Casa di Dante, curata dall' impareggiabile Prof. Corrado Gizzi.

Di Epicuro sono gli scritti dedicati alle "serate gastronomiche per sapere di ricette e di prelibatezze scaturite da una autentica "scuola" di Gourmet.

Carlo Piantoni,inoltre, ci offre una "saporita escursione storico culinaria, attraverso un accessorio di gusto estetico (il fatidico menu) fra "incontri, conviviali, Veglie danzanti e menu", che fanno parte ormai della letteratura gastronomica, quella di una volta, autenticamente artistica. Per il collezionismo, a furor di lettori richieste le figure di Cino e Franco, l'Uomo Mascherato,ulmine, Raf; Corto Maltese, Mandrake,Tarzan, personaggi che accesero la fantasia della nostra gioventù...e quella di oggi e domani.

"Il boccone del re "di Carlo Di Giambattista,ci introduce nel mondo dei funghi e Maria Domenica Finamore ci offre un "Dizionario di buona cucina" illustrato con vignette di Lucio Trojano "seducenti parole culinarie, perché anche la festa sia linguisticamente bene interpretata,mentre Emiliano Giancristofaro ci presenta un altro inedito capitolo sulle nostre tradizioni gastronomiche, dissertando su "La cucina nostra". Ed a proposito del vino, del grande argentino Borges sono riprodotti alcuni versi di raffinato significato.

Per finire,la pubblicazione di una nostalgica foto (del 1972: quanti anni sono passati!) in occasione della Seconda edizione dell'Ippocampo - sulle vacanze,con Ge, Mosca(che non ci sono più) ed altri, compreso Pino, per rievocare l'epoca l'oro delle manifestazioni vastesi.

Tanto espresso nel numero 4 de "II Quaderno della Hostaria del Pavone del 26.4.1998, quando la gastronomia vastese, in particolare, veniva celebrata con la partecipazione di tanti personaggi, innamorati del buon mangiare e del buon vivere. Ma ancora oggi.



GIUSEPPE CATANIA

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