lunedì 1 maggio 2017

San Nicola: oggi la partenza del pellegrinaggio "a piedi" per Bari

Il gruppo di pellegrini vastesi, guidato dal priore Nicola Peca e da don Gianfranco Travaglini, si è  messo in cammino verso S. Nicola di Bari, per il tradizionale pellegrinaggio a piedi lungo un itinerario di fede che durerà otto giorni.




Prima della partenza, don Gianfranco, parroco della cattedrale di S. Giuseppe, ha celebrato la S. Messa nella chiesa del Carmine, dove anticamente sorgeva la chiesa dedicata a S. Nicola degli
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Schiavoni, ed ha spiegato il significato del pellegrinaggio ed i simboli legati ad esso: la croce, la stessa usata da oltre trecento anni; il bastone, adornato da rami con le foglie aghiformi o altri fiori freschi, a cui è fissato anche un ombrello; infine, la bisaccia (la visàcce), dove i pellegrini portano l'essenziale per il viaggio e che dovrà essere sempre aperta per essere pronta a condividere ogni cosa con i fratelli e le sorelle che si incontreranno lungo il cammino.
Dopo la consegna ad ogni partecipante del "Credenziale di San Nicola", quasi una carta d'identità del pellegrino, dove verranno registrate tutte le tappe toccate durante "la via Nicolaiana", e dopo la consegna degli altri simboli, i fedeli, si sono messi in cammino verso Porta Nuova, per prendere l'autobus che li accompagnerà verso la prima tappa, a San Marco in Lamis, presso il Santuario di Stignano, da dove proseguiranno a piedi fino a raggiungere il Santuario di San Matteo.

Domani i pellegrini proseguiranno per Monte Sant'Angelo, per la visita alla grotta dell'apparizione di San Michele Arcangelo, e per la celebrazione del rito del perdono. Questo antico rito è anticipato da un breve atto penitenziale, dopodiché ogni pellegrino si avvicina in ginocchio davanti alla croce e dopo averla baciata si alza e chiede perdono ad ogni compagno dandosi la mano e baciando il dorso della mano, dicendo: Perdono, fratello. L'altro risponde: sii perdonato, fratello. Al termine della preghiera conclusiva di ringraziamento, il crociferaio passa davanti ad ognuno dei pellegrini e fa baciare la croce, mentre il priore invoca la benedizione ed invita a continuare il cammino.

Il 3 maggio il gruppo partirà per Manfredonia e sosterà presso il santuario di San Michele, dove avverrà l'Invocazione del SS. Nome di Gesù e l'adorazione della croce. In questo giorno, infatti, la chiesa ricorda la solennità del Legno della Croce. Così anche i pellegrini in marcia verso Bari, solennizzeranno questo giorno, attraverso un'antichissima pratica: l'invocazione del nome di Gesù. Si raccolgono venti piccoli sassi e con in mano la corona del rosario, per ogni sassolino, si scorrono i cinquanta grani pronunciando il nome di Gesù.

Il giorno successivo, dopo una visita al Santuario della Madonna dello Sterpeto, i pellegrini arriveranno a Barletta, presso la Cattedrale di S. Maria Maggiore.

Il 5 maggio è previsto l'arrivo a Molfetta dove avverrà la celebrazione del secondo rito del perdono.

Le ultime tappe saranno quelle di Giovinazzo, dai frati cappuccini, Santo Spirito e Bari, con arrivo previsto il 7 maggio, dove avverrà anche il terzo rito del perdono. 

Il giorno successivo, festa di San Nicola, vedrà la partecipazione di migliaia di pellegrini proveniente da tutta Italia e dall'estero, che parteciperanno con devozione alla processione del Santo Taumaturgo. Agli oltre venti pellegrini che stanno compiendo, non senza fatica, questo percorso di fede a piedi, si aggiungeranno gli altri vastesi (per un totale di circa cento fedeli), che giungeranno al capoluogo pugliese in autobus.

Lino Spadaccini

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