martedì 23 maggio 2017

Festa di San Nicola a Vasto in programma il per 1° e 2 Giugno

La festa di San Nicola rinviata quest’anno al 1° e il 2 giugno, a causa del brutto tempo della scorsa settimana.
Giovedì 1° giugno 2017, ore 16.30, la statua del Santo sarà portata in processione dalla cappella in Via San Nicola alla chiesa di S. Antonio in Via Adriatica, accompagnata dai fedeli e dai pellegrini, con musica della banda.
Per la festa le tradizionali bancarelle, altre iniziative e quest'anno una novità: la “Sagra del Dolce“,
Venerdì 2 giugno si svolgerà la parte religiosa della manifestazione. La statua del Santo verrà riportata in processione durante la mattinata. Nella cappella di San Nicola si svolgeranno diverse messe durante tutta la giornata.

Da tempo immemore la devozione per San Nicola di Bari nel cuore della gente di Vasto è stata sempre viva. Ogni anno, numerose compagnie di pellegrini si muovono per andare a pregare sulla tomba che conserva i resti del corpo del vescovo di Mira, recuperati dai baresi e deposti nella basilica
dedicata al Santo. Spesso i pellegrinaggi avvengono anche a piedi, con tanto di "crociferi" che inalberano i simboli del pellegrino.

Singolare è la storia di San Nicola. Il 9 maggio 1087. una schiera di 62 marinai baresi, con un'audacissimo colpo di mano, si impossessò delle reliquie di San Nicola, strappandole ai Turchi che avevano invaso la regione. L'episodio fece scalpore anche perché nel mondo cristiano si stava organizzando la Prima Crociata per liberare il Santo Sepolcro a Gerusalemme. San Nicola visse quando regnava l'imperatore Costantino. in Licia, nell'Asia Minore e fu Vescovo di Mira. Era già famoso e noto universalmente per aver operato numerosi miracoli ed il suo culto si diffuse nel mondo, perfino in Russia, dove il vescovo di Mira è acclamato Patrono. I suoi miracoli in prevalenza avvennero in favore dei bambini per contribuire a farli felici, per proteggerli dai mali e per elargire loro doni inattesi.
Si narra che il Santo salvò tre giovinette che il padre, poverissimo. aveva destinato alla prostituzione, con l'introdurre nella loro casa tre globi d'oro che poi servirono quale dote. Salvò molti genitori per evitare che i loro bambini divenissero orfani. Tre fanciulli sgozzati e tagliali a pezzi e messi in salamoia da un feroce macellaio pagano di Mira vennero ricomposti dal Santo e restituiti alla vita, mentre il carnefice si convertì al cristianesimo. I marinai, che ne recuperarono le reliquie, e gli scolari considerano San Nicola loro protettore per le miracolose elargizione di cibo.
A Pollutri, ogni anno si rinnova, in occasione della Festa di San Nicola, il rito della cottura delle fave per ricordare la miracolosa moltiplicazione di un pugno di cereali avvenuta in tempo di carestia, che sfamò il popolo, per intercessione del Vescovo di Mira.

La fama di protettore dell'infanzia si sparse ovunque e San Nicola venne così identificato come il personaggio che a Natale porta i doni ai bambini. Peraltro, il cappuccio foderato di pelliccia dell'uomo barbuto, non è altro che la trasposizione della mitra del Vescovo di Mira. E così, la leggenda di San Nicola cominciò ad espandersi nei paesi del nord Europa per emigrare anche in America, dove è chiamato, dal tedesco Nikolaus, Santa Claus, che è la volgarizzazione di Sanctus Nicolaus, immagine di generosità e di amore per i bambini e per il prossimo.
Giuseppe Catania

Ecco il  servizio girato l’anno scorso https://www.youtube.com/watch?v=6OishIAUxqM

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