domenica 21 maggio 2017

Dal Taccuino di Angelo Del Moro: Frammenti di spirito. E' MEZZANOTTE...

Frammenti di spirito
E' MEZZANOTTE... 

di Angelo Del Moro
E' mezzanotte, il momento del riepilogo in libertà dei fatti del giorno. E' come guardarsi allo specchio, nel buio, mentre la tempesta incalza o il cielo è sereno. Insomma è il momento in cui ad una persona fuma il cervello, quando il fisico ti ruba il futuro.
In particolare noi italiani, sempre più poveri e senza diritti, uccisi dalla globalizzazione, siamo tornati ad avere una vita scandita dalle rate dopo
la rottamazione di Matteo Renzi.

Cinquant'anni fa si firmavano le cambIali per acquistare il futuro. Oggi c'è il credito al consumo per vivere il presente.

A volte penso che abbiano ragione gli ufologi che dicono che siamo comandati da alieni cattivi, che decidono tutto della nostra vita rimbecillendoci.

Una scorribanda nella stagione della mia vita, passata a Vasto, mi riporta alle elementari, poi alle medie, infine al liceo e all'Università di Bari, cominciata e non finita per motivi finanziari. Quanti anni sono passati, quanti ricordi.
E allora il pensiero va a Mark Zuckerberg di Facebook che investe nella ricerca scientifica sull'allagamento della vita per allontanare la morte, preferibilmente per sempre. A questo scopo elargisce fondi a Biorxiv, la piattaforma per scienziati che studia la longevità.

Ma nel contempo, come diceva Pascal " di fronte all'eterno silenzio degli spazi infiniti nella cosiddetta zona abitabile, vale a dire orbitano ad una distanza tale dalla loro stella da consentire, sulla loro superficie, la presenza di acqua liquida in cui la vita è possibile. Dove l'esistenza di organismi extraterrestri è statisticamente certa. Come armonia dell'universo, come l'amore, il vero amore.

Certe volte però - lo sappiamo bene - c'è una tale scala di valori in questa parola che la fa sembrare consumata. Essa è tutto, dire amore significa assai più della spuma del sentimento e descrive compiutamente ciò per cui siamo nati. Altre volte ci sembra una cicca di sigaretta da buttare nei tombini.

Uno studioso ammette: "Basta sfogliare, dal barbiere, un paio di riviste illustrate, per nutrire il fermo proposito di non usare più, in questo nostro tempo, la parola amore.
E come si fa a non essere d'accordo ?
Ma poi ci si imbatte in Evdokimov, il teologo russo che accetta la sfida e dice: " Nessuno tra i poeti e i pensatori ha trovato la risposta adeguata alla domanda: "Che cos'è l'amore? Volete imprigionare la luce? Vi sfuggirà fra le dita ." Eppure senza non saremmo nati. E senza si muore. Dopo di che, chiudo il gas, spengo la luce, e mi domando al buio: non starò mica sognando. Bè, rispondo di no. Ciao, amore, il mio amore è per sempre. Non finirà, non morirà l'amore che ho per te.

Vasto, 10/05/2017

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