martedì 21 settembre 2021

Mistero sulla morte di D'Annunzio: affiora l'ipotesi del suicidio

TEMA DI GRANDE ATTUALITA' ANCHE OGGI 
di Giuseppe Catania

Come' è morto Gabriele D'Annunzio ? E’ un ricorrente interrogativo da quando l'ex consigliere di amministrazione della Fondazione del Vittoriale , Attilio Mazza, ha avanzato una inedita ipotesi, scritta nel suo libro dal titolo "D'Annunzio Sciamano" (ed. Bietti 2002).
E l'interesse degli studiosi è diventato morboso, e non poteva essere diversamente.
Perché Attilio Mazza è alquanto preciso nel supporre alcune strane coincidenze sulla morte del Vate che, a 75 anni scrisse all'amante Luisa Baccarà, il 1° novembre 1934 "Basta", alludendo alla sua accentuata impotenza.

Peraltro Gabriele D'Annunzio, sul tavolo di lavoro del Vittoriale venne trovato morto col capo reclinato sull'almanacco Barbanera che annunciava la morte di un personaggio importante, il Vate aveva stranamente sottolineato con la matita rossa.

Suicidio annunziato? Forse. Infatti nella "Zambracca" ossia lo studiolo di Gabriele D'Annunzio, in uno scaffale contenente medicinali, il dott. Antonio Bartolotti, esperto in etnomedicina, rinvenne farmaci che, all' epoca venivano prescritti per la cura di malattie psicosomatiche e nevrotiche, come l'insonnia ed esaurimento nervoso.

E Gabriele D'Annunzio come scrive Tom Antongini, nel suo libro "Quarant'anni con D'Annunzio'" faceva uso di piccole dosi di stricnina, considerandola uno stimolante neurotonico.
E lo stesso Vate più volte nei suoi scritti accenna al suicidio, ritenendosi ormai vittima dell’esosa vecchiaia , come accennato nel "Libro Segreto" (1935), facendo, addirittura, l'elogio del suicidio.

E, inoltre, in una lettera, rinvenuta tra gli scritti inediti (1937) indirizzati a Ines Pradella, confidava di patire di "quegli effetti di malinconia mortale che mi fanno temere di me, perché è predestinato che io mi uccida".
E l'anno successivo (20.2.1938) in una lettera indirizzata alla moglie Maria Hardouin dei duchi di Gallese, confermava il proposito suicida.

Nondimeno, nel certificato medico redatto dal dott. Alberto Cesari, primario dell'Ospedale di Salò e dal medico curante del Poeta, è scritto che Gabriele D'Annunzio è deceduto per emorragia cerebrale, alle ore 20.05, martedì.

Perchè ? E' quanto si chiede Attilio Mazza il quale sostiene che se fosse stata resa pubblica la morte volontaria, non sarebbe stato possibile effettuare il solenne rito religioso, con innegabile imbarazzo; per Mussolini e per il Governo.
E trova anche spiegazione la rapidità delle esequie, giacché Benito Mussolini giunse alle ore 8 di mattina del successivo mercoledì, giusto il tempo necessario per approntare il convoglio, presidenziale con il segretario particolare Sebastiani e i ministri Ciano, Starace, Alfieri per presenziare ai funerali la mattina di giovedì 3 marzo 1938, alle ore 8.30.

E a suffragare l'ipotesi insorta sul decesso del Vate è anche la fretta con la quale vennero concluse le esequie, senza che venissero effettuate accertamenti per stabilire le effettive cause della morte di Gabriele D'Annunzio.

Particolare questo che viene da più parti auspicato, non fosse altro se non per stabilire la verità e mettere la parola definitiva sul mistero della morte del Vate della Patria.

GIUSEPPE CATANIA

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