mercoledì 1 marzo 2017

Dal taccuino di Angelo Del Moro: L'UNIVERSO INFINITO

L'UNIVERSO INFINITO
di Angelo Del Moro

Non ha principio né fine. Non ha limiti di spazio e di tempo. In particolare è attributo di Dio, in quanto Essere assoluto e perfetto. Di più, di più, di più. E' immenso, vastissimo, illimitatamente grande. E noi siamo piccoli, piccoli. Non abbiamo la capacità di capirne la vera essenza e, quindi, ci limitiamo ad apprezzarne il cielo, il sole, la luna e le stelle. In una singolare escursione, cosa possiamo vedere o meglio intravvedere? No, non ci siamo. Non siamo attrezzati per il viaggio. Allora lavoriamo di fantasia, ma senza
trascurare la realtà, senza dimenticare Giacomo Leopardi e la sua poesia. " L'infinito". E leggendo e rileggendo questi versi, chiudendo gli occhi, pensando a quel viaggio oltre ogni barriera fisica che possiamo avvicinarci al metafisico. Come parte della filosofia che tratta dei principi universali della realtà, posti oltre la conoscenza sensibile e al di là di ogni esperienza diretta, al quale Leopardi può condurci, con le sue poesie e con le sue riflessioni. Noi, però, preferiamo viaggiare col corpo, non col pensiero. Adoratori di noi stessi, viaggiamo a bordo di mezzi di ogni specie così ignorando i messaggi provenienti dall'infinito, verso il quale potremmo dirigerci con l'animo lasciando fermo il corpo, ma sono lì per essere colti e viaggiare con quelli. Tuttavia, con il cielo nuvoloso, piove, ed è impossibile vedere le stelle.
Vasto, 13. 02. 2017

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