IL FISCO ITALIANO
di Angelo Del Moro
E' l'Erario pubblico, l'Ufficio delle imposte, l'Amministrazione dello Stato. O meglio, dovrebbe essere. Perché, in realtà, è un ente che rapisce al cittadino il 42% , circa la metà del reddito. Allora, come definirlo?
Famelico, non si può dire diversamente: fa rimpiangere ed elogiare il buon tempo andato in cui si viveva peggio, ma si stava meglio. Il fisco italiano è sempre più affamato. E' un leone in cerca di preda: molte
industrie non ci sono più nel nostro Paese, la disoccupazione la fa da padrone e le famiglie povere sono sempre più numerose.
Il governo si trova di fronte ad un conto che non conta perché le uscite sono pesantissime e, comprese quelle europee, hanno rotto gli argini, siamo quasi giunti al punto di rottura.
Mai vista una roba così. Che si fa? Si riuscirà ancora a perdere o a vincere?
Il flemmatico premier, Gentiloni, tranquillizza tutti: stiamo lavorando per voi, abbiate pazienza. Ma tutto fa pensare ad un periodo ancor più devastante. L'Europa germanizzata sta sempre con il fucile spianato, pronta ad imporre un'altra tassazione, quella sui consumi interni. Non rivolge la sua attenzione su quelli on line, anche se dì fatturato ne generano parecchio. Risultato? L'Italia può contare su una crescita economica tra le più basse dell'intero continente europeo. Con un debito pubblico superiore ai 2.200 miliardi e una montagna di sofferenze bancarie difficili da scalare. Senza contare la giustizia lumaca, la burocrazia scandalosa, l'invasione di immigrati e l'instabilità politica che emergerà alle prossime elezioni.
Vasto, 09. O3. 2017
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