ASSOCIAZIONE VASTESE DELLA STAMPA, fine anni '60. In basso al centro Angelo Del Moro |
I PIONIERI DELLA STAMPA
di Angelo Del Moro
Chi sono? Nomi non è il caso di farli. Ci arriverete da soli, perché alcuni di loro scrivono ancora e cercano di rendersi utili alla società con la loro esperienza, accumulata negli anni e resa
sempre più profonda.
Chiediamo perdono: abbiamo scelto di dedicare a loro questo articolo, contraddistindo da curiosità particolari.
Ne riferiamo uno che è sintomatico di chi svolgeva attività giornalistica.
Per dare al giornale - dopo aver raccolto le interviste negli spogliatoi - ci si proiettava al centralino telefonico, che era in Piazza del Popolo. (Altre volte a Foto Di Memmo che aveva un telefono pubblico ndr).
Da via Tobruk, dove è lo stadio "Aragona" è quasi tutta discesa. A passo cadenzato, percorrevamo, quasi tutto di un fiato, per telefonare, in partenza dalla sede del giornale, il pezzo scritto, dettandolo o spesso improvvisandolo.
Cosa si fa per passione.
E questa è passione per il mestiere di giornalista. Non c'è da dubitarne. Del resto, era questo il nostro compito per far apparire il giorno dopo il resoconto della partita di calcio.
In quel periodo il calcio vastese viveva momenti di gloria e di prestigio.
A Vasto ne parlavano tutti, ma proprio tutti, nei locali pubblici e altrove. Tutti rivivevano la stupenda storia dei biancorossi del Vasto calcio, artefici di memorabili imprese descritte dalla stampa locale, presieduta dal Cav. Giuseppe Catania: "Come fate a parlare del Vasto dalla domenica al lunedì e dal lunedì alla domenica?".
Era questo il commento laconico di quell'unica persona, al di fuori della trascinante euforia, che ogni domenica si ripeteva più o meno puntualmente.
Vasto, 18 02. 2017
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