domenica 26 febbraio 2017

Domenica di Carnevale all’insegna della tradizione con il canto de "La Štorie"

di Lino Spadaccini

Domenica di Carnevale all’insegna della tradizione con il canto de "La Štorie".
In una piazza finalmente gremita per il "Vasto Street Carnaval", in tanti hanno seguito e apprezzato il canto de La Štorie, ripresa nel 1995 da Fernando D'Annunzio, e cantata su motivo musicale di Carmine D'Ermilio dal gruppo dei "Cantastorie del Circolo Socio-culturale di S. Antonio Abate".
Dopo la prima esibizione in mattinata sul palco di piazza Rossetti, i cantori si sono spostati nella
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chiesa di S. Maria del Sabato Santo, esibendosi intorno alle 12,30 al termine della S. Messa domenicale.Nel pomeriggio ancora tante esibizioni tra la piazza e nella chiesa di Sant'Antonio di Padova, davanti le telecamere di Misericordia TV.
Molto apprezzati dal pubblico i versi scritti dal poeta Fernando D'Annunzio, in sostanza una sintesi, in versi dialettali, dei principali avvenimenti dell’anno appena trascorso, partendo dai fatti internazionali, con in evidenza l'elezione "mirricàne" di "Trambe" e la "brexìtt", per passare a quelli nazionali, con un occhio soprattutto ai tristi avvenimenti di queste ultime settimane, tra terremoti, frane e la tragedia di Rigopiano, fino a giungere a quelli locali, con i tanti problemi che affliggono la nostra città, che rischiano di dividerla in quartieri di serie A e di serie B. Non potevano mancare i versi dedicati alla Vastese, con la promozione in serie D, ed al centauro Andrea Iannone che "s'è mméssenghi 'nabbèllaggiuvunétte. Canda corre fa paùre, ognettandecasche pure, e la ggènde va dicènneca la colpe è di Belènn".
Complimenti anche al gruppo di musici e cantori del Circolo Socio Culturale "S. Antonio Abate", che da ventitré anni onora questo impegno con passione,con l’unico scopo di portare tra la gente un po' di sana allegria.
Appuntamento all’anno prossimo per la ventiquattresima edizione, con i versi di Fernando D'Annunzio:
Nu ccone ‘i cumènz’ a ddulé n’ganne,
chiudémenghi la Štorie di chišt’anne.
Aringraziàme vu’ pe’ ll’attenzione,
e grazie a chi cante e a chi sone.
E speriametuttiquènde
di puté’ štacchiùcundènde;
pe’ n’addr’ anne, a Ddì’ piacènde,
 j’aridàm’ appundamènde.


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