venerdì 13 gennaio 2017

In arrivo un libro su Tilli di Nicolangelo D'Adamo

Adelio Tilli (1917-2009)
Presentazione il 28 gennaio centenario della nascita?

A Vasto tutti conoscono Adelio Tilli (1917-2009) come preside. Pochi come autore. Eppure ha scritto molto, pubblicando quattro volumi quand’era in vita (2 romanzi e 2 raccolte di poesie) e lasciando una mole immensa di scritti dopo la sua morte.

Bene ha fatto il collega preside Nicolangelo D’Adamo a chiedere alla famiglia di mettere a disposizione tale materiale per la realizzazione di un nuovo volume sugli scritti inediti di Tilli.

Dopo un paio di anni di lavoro il volume è quasi pronto e dovrebbe essere presentato il 28 gennaio in coincidenza con il centenario della nascita del preside-scrittore.

Adelio Tilli apparteneva a quella schiera di intellettuali
della prima metà del ‘900 con una solida formazione classica e una grande passione per la propria terra.

In tutto il materiale che Nicolangelo D’Adamo ha riordinato con certosina pazienza, traspaiono questi due elementi fondamentali.

Adelio Tilli è stato ottimo educatore e preside, studioso, critico, giornalista, cultore di classicità, di storia e di tradizioni patrie, poeta elegante e profondo, autore di testi per canti dialettali. Ma su tutti emerge la sua passione per Dante sul quale ha scritto una magistrale analisi critica riportata nel volume.

L’intero materiale inedito è stato diviso in capitoli chiari per facilitarne la fruibilità da parte del lettore: dopo la biografia, una carrellata sulle 4 opere edite (i romanzi “Presagio di Prima estate” e “2Deserti 1Miraggio” e le raccolte “Humillima” e “Photocarmina”); poi, Tilli preside, gli scritti su Fraine, i testi per le canzoni, l’emigrazione, le poesie d’occasione, i discorsi, gli editoriali per Vasto Domani, gli approfondimenti per la rivista Pensiero e Scuola, i saggi brevi e il saggio su Dante.

Dalle pagine del volume, dall’attenta analisi critica emergono la figura poliedrica di Adelio Tilli, la sua ampia attività letteraria, il suo spessore culturale.



Bene ha fatto Nicolangelo D’Adamo a valorizzare la produzione inedita di un “vecchio signore d’altri tempi” dalla figura adamantina.

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