mercoledì 25 aprile 2018

Doveroso omaggio al sen. Giuseppe Spataro uno dei padri della nostra repubblica

Vasto anni 50: al centro il ministro Giuseppe Spataro.  A sinistra il dirigente Dc Palmerindo Roselli, a destra l'on. Carlo Bottari e il sindaco Idiano Andreini.






 Oggi 25 aprile 2018,  RAI STORIA ha trasmesso "speciali" sugli uomini della Resistenza. Uno era dedicato alla figura di Giuseppe Spataro, senatore vastese e fondatore della DC. 

di GIUSEPPE CATANIA 

Il 30 gennaio 1979 si spegneva a Roma il Senatore Giuseppe Spataro. Era nato a Vasto il 12 giugno 1897.
Lo vogliamo ricordare nel solco di una memoria costellata da avvenimenti che hanno esaltato l'uomo
e l'opera dello statista vastese.

Nel trigesimo della sua scomparsa, Spataro venne commemorato a cura dell'amministrazione comunale di Vasto. Il Sen. Prof. Guido Gonella tenne una memorabile orazione.

La figura di Giuseppe Spataro venne sintetizzata con queste semplici ma ispirate frasi: "Con la passione per la libertà ispirata alla fede cristiana, Giuseppe Spataro ebbe fervido e tenace l'amore del paese natio che di lui conserva a conforto e monito, il ricordo della limpida vita e gli con-ferma perenne gratitudine per la dedizione operosa al decoro e al progresso della sua città del Vasto".

L'opera dell'uomo, sulle cui responsabilità spesso furono poggiati i destini dell'Italia, è contraddistinta dalla realizzazione della Democrazia Cristiana, additata alla memoria delle genti affinchè non venisse a mancare alla fiaccola della libertà da lui accesa negli anni difficili del primo dopoguerra, quella linfa vitale, sì da farla restare sempre accesa.

Nel giugno 1977 la città del Vasto, sindaco il geom. Nicola Notaro, rendeva omaggio a Peppino Spataro nel suo 80° compleanno, con la presentazione del volume "I democratici cristiani dalla dittatura alla Repubblica", scritto dallo statista vastese, con la relazione dello scrittore prof. Francesco Grisi. Venivano rogati gli atti di acquisizione all'amministrazione comunale di Vasto del Palazzo D'Avalos con annesso giardino e parco pubblico; dei terreni di proprietà D'Avalos e dell'Istituto Martuscelli di Napoli per consentire l'accesso al giardino D'Avalos. Veniva consacrata la donazione al Museo Civico del medagliere di Peppino Spataro.

Il 4 novembre 1979 veniva apposta a cura della Municipalità vastese, nella casa natale, una targa ricordo.

Il 28 marzo 1981 il senatore Giulio Andreottii ricordò la figura e l'opera dì Giuseppe Spataro ed il suo contributo dato per la rinascita dell'Italia. Vasto ha dedicato un busto allo statista vastese, opera dello scultore Mario Pachioli eretto a piazza Del Popolo nel gennaio 1992.

Giuseppe Spataro aveva donato al museo di Vasto la testa di marmo del monumento a Lucio Valerio Pudente tredicenne istoniese incoronato poeta latino in Campidoglio nel 106 d.C., a testimonianza dell'amore per la sua città natale. Ed il 23 settembre 2003 i figli di Giuseppe Spataro, Anna e Piergiorgio a conferma di questi sentimenti hanno donato alla pinacoteca di Vasto oltre 150 volumi antichi ed ex libris della biblioteca di Giuseppe Spataro.

Intensa fu l’attività politica di Spataro. Laureato in Giurisprudenza nella Università di Roma, divenne un convinto antifascista e un tenace fautore della Resistenza.

Ha ricoperto i seguenti importanti incarichi di Go­verno: Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel 1° e 2° Governo Bonomi. Sottosegretario agli Interni nel Governo Parri e nel 1° Governo De Gasperi. Ministro delle Poste e Telecomunicazioni nel 4° e 7° Governo De Gasperi. Ministro dei Lavori Pubblici nell'80 Governo De Gasperi. Ministro della Marina Mercantile nel 2° Governo De Gasperi. Ministro della Marina Mercantile nel 2° Governo Forlani. Ministro degli Interni nel Governo Tambroni. Ministro dei Trasporti. Vice Presidente del Senato.

In queste poche righe un omaggio alla figura di Don Peppino Spataro, il cui ricordo è sempre vivo nel cuore di quanti, come noi, ne abbiamo seguito le vicende umane e politiche.

Giuseppe Catania
LA TESTA DI  L.V.  PUDENTE DONATA DA SPATARO AL MUSEO
E SOTTO,  LA LETTERA AUTOGRAFA DELLA DONAZIONE 


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