Dopo
aver celebrato i trent'anni della parrocchia dell'Immacolata (oggi del Sabato
Santo), non possiamo non ricordare l'Azione Cattolicaper il suo grande impegno
al servizio della chiesa e della comunità parrocchiale; e vogliamo ricordarla
proprio alla vigilia di questa importante festività, sia perché l'Immacolata è
la protettrice e ispiratrice dell'Azione Cattolica, sia perché il giorno della
festa coincide con la festa dell'adesione.
L'omaggio
al sodalizio ci sembra ancora più doveroso e sentito, perché dall'anno di presa
di possesso della parrocchia da parte di don Tommaso Di Stefano, nell'ottobre
del 1986, questo è il primo anno
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che non si è riformato il gruppo di Azione
Cattolica. L'auspicio è che questa sia solo una breve parentesi e che i ragazzi
e giovani della parrocchia del Sabato Santo possano tornare presto a far
sentire la propria voce.
Le
origini dell'Azione Cattolica risalgono al settembre 1867, quando due giovani
universitari, Mario Fani, viterbese, e Giovanni Acquaderni, di Castel San
Pietro Emilia, fondarono a Bologna la Società della Gioventù Cattolica
Italiana. Dopo varie trasformazioni, nel 1904, Pio X promosse la nascita di una
nuova organizzazione laicale che prese il nome di Azione Cattolica.
Ma
cos'è l'Azione Cattolica? Per rispondere, prendiamo in prestito una frase del
1973 di Vittorio Bachelet, giurista e politico italiano per molti anni
presidente dell'Associazione: "Ne
abbiamo parlato molto, ma mi pare che sia soprattutto una realtà di
cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme nel nome
del Signore, che sono amici: è questa rete di uomini e donne che lavorano
in tutte le diocesi, e di giovani, e di adulti, e di ragazzi e di fanciulli,
che in tutta la Chiesa italiana, con concordia, con uno spirito comune, senza
troppe ormai sovrastrutture organizzative, ma veramente essendo sempre più un
cuor solo e un'anima sola, cercano di servire la Chiesa.E questa è la
grande cosa. Perché noi serviamo l'AC non poi perché ci interessa di fare grande
l'AC; noi serviamo l'AC perché ci interessa di rendere nella Chiesa il servizio
che ci è chiesto per tutti i fratelli".
Con
questo spirito nel 1986, subito dopo la presa di possesso della parrocchia, da
parte di don Tommaso Di Stefano, è nato il primo nucleo dell'Azione Cattolica,
grazie all'impegno di tanti collaboratori provenienti soprattutto da S. Maria
Maggiore.
Pur nel disagio, soprattutto per la mancanza di strutture,
si è cercato di operare per il bene della comunità: la chiesa patronale di San
Michele, bella ma piccola, a stento riusciva a contenere i fedeli nella messa
domenicale, in particolare quella delle dieci e trenta frequentata soprattutto
dai ragazzi,mentre le riunioni di Azione Cattolica si svolgevano all'interno di
due locali presi in affitto in via delle Gardenie, a cui si aggiunsero, alcuni
anni più tardi, altri due locali ricevuti in comodato gratuito dalla famiglia
Ciccarone.
L'Azione
Cattolica parrocchiale (dal 2011 intitolata a Giovanni Paolo II), per molti
anni con oltre 200 iscritti, dai più piccoli dell'ACR fino agli adulti, è stata
molto attiva in parrocchia e ben inserita nella realtà cittadina e diocesana.
Tante le recite organizzate, in particolare per l'infanzia missionaria, o le
feste "del Ciao", "della Pace" e "degli
Incontri", le feste per i nonni o le tante iniziative presso la Casa di
Riposo di Sant'Onofrio, ed ancora le varie edizioni della "Via
Crucis", sempre a Sant'Onofrio, con la regia di Valter Marinucci, la
partecipazione alle edizioni della Via Crucis e Passione vivente, organizzata
dall'Associazione Principe de Curtis, con la regia di Biagio Santoro, e le
sfilate di Carnevale con la realizzazione di carri allegorici.
Da
segnalare anche l'uscita del periodico "La Gioia" (1992-1993), con la
pubblicazioni di articoli, foto e disegni delle tante attività parrocchiali. A
spiegare il nome della testata, nell'articolo di fondo, è direttamente la
responsabile del periodico Mariella Alessandrini: "È La Gioia, quella particolare del Signore, che ci contraddistingue con
la nostra Azione Cattolica dalle altre associazioni. È La Gioia dei ragazzi
A.C.R. quando nel gioco e nella preghiera comune riescono ad incontrare l'amico
Gesù. È La Gioia che si diffonde tutt'intorno quando giovanissimi e giovani di
A.C. fusi in un unico gruppo riescono, con il loro modo di credere e di amare
Cristo, a testimoniare concretamente con coerenza che LUI c'è. È La Gioia del
gruppo adulti di A.C. quando, con momenti di riflessione e di preghiera, riesce
a staccarsi dalla propria quotidianità troppe volte avvolta da un'arida corsa.
È La Gioia del parroco, dei responsabili, degli educatori e degli animatori
quando con ogni sorta di sacrificio riescono a far amare di più il Signore. È
con La Gioia, quella vera, che si può cambiare il percorso di questo mondo.
Anche se solo un attimo, anche se troppe colte è chiusa nel frastuono
dell'indifferenza, noi la faremo sentire, noi non faremo morire La Gioia".
E
con questo spirito che oggi vogliamo ricordare, soprattutto attraverso la
pubblicazione di tante foto,quella che è stata l'Azione Cattolica nella
parrocchia prima dell'Immacolata e poi del Sabato Santo, le pagine belle che ha
scritto e il grande impegno speso al servizio della comunità, soprattutto
nella formazione di tanti ragazzi e giovani, che ancora oggi si vantano con
orgoglio di aver fatto parte di questa grande associazione.
Lino Spadaccini
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