lunedì 19 settembre 2016

MOSAICO PER TORNARECCIO: nel catalogo "Maria Vergine in attesa di Gesù"

Respinte le assurde perplessità dei tradizionalisti

Abbiamo dato notizia della XI edizione "Un Mosaico per Tornareccio" il paese dove fioriscono i mosaici, promos­sa dal mecenate abruzzese Alfredo Paglione (nato a Tor­nareccio, la città del miele) che a Vasto ha donato una ricca collezione di dipinti nella sezione d'arte contem­poranea "Mediterranìa" a Palazzo D'Avalos.
Nel catalogo di questa edizione "Per Maria" nell'anno del Giubileo della Misericordia, curato da Tiziana D'Acchille e Gabriele Simongini, sono
inclusi: una introdu­zione del Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità, e una "Preghiera a Maria Santissima" scrit­ta dall ' Arcivescovo Brano Forte.
Tra le numerose Madonne dipinte da artisti di fama inter­nazionale figura "Maria Vergine in attesa di Gesù” della pittrice Marilisa Pizzorno.
L'immagine della Madonna, raffigurata dalla pittrice, ha suscitato qualche commento non gradito ai tradizionali­sti devoti, perché l'artista ha dipinto la Vergine con il ventre scoperto...

Lasciamo i "commenti" a quanti non sono in grado di ap­prezzare il bellissimo dipinto dell'ottima artista amata e celebrata dai grandi critici d’arte, ma ci pia­ce far notare ai "facili creduloni" che già in passato molti celebri pittori hanno dipinto la Madonna in atteg­giamento materno.
Madonna del latte

Citiamo, fra tutti, che già nel 1400 il famoso artista abruzzese Giacomo di Campli ha dipinto "La Madonna del Latte" di cui pubblichiamo l'immagine del divino amore materno Custodita nella Chiesa parrocchiale di Campli (Te),

Che, dunque, da obiettare, di più bello e più significativo? Alle immagini delle Madonne dipinte dagli artisti che le ritraggono in atteggiamenti "materni", dobbiamo rispetto, allontanando qualsiasi ingiustificata perplessità che definiamo "fallace", oltre che inopportuna, giacchè nel dipinto da Marilisa Pizzorno dobbiamo scorgere esclusivamente l'intento della divinità e non l'appa­renza esteriore, che è diversa da quella che la pittrice ha voluto mostrare nella sua opera.

GIUSEPPE CATANIA

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