mercoledì 19 febbraio 2020

La storia della Biblioteca Civica Raffaele Mattioli

Palazzo Mattioli sede del'omonima biblioteca 
La nascita della Biblioteca Civica “Raffaele Mattioli” è una storia che merita di essere raccontata.

di GIUSEPPE CATANIA

Nel 1988 i figli del banchiere-umanista Raffaele Mattioli (1895-1973) di Vasto, decisero di donare alla città il loro palazzo di famiglia in Corso De Parma, affinché fosse adibito a finalità culturali. Integrarono la donazione con circa 3.800 volumi della biblioteca del padre, uomo di grande levatura intellettuale che, oltre ad essere stato per decenni Presidente della Banca Commerciale Italiana, fu tra i fondatori dell’Istituto Italiano di
Studi storici, insieme a Benedetto Croce”.

Il Comune accettò di buon grado la donazione per farne una nuova biblioteca. "La scelta di destinare l'immobile a questa funzione – venne sottolineato all’epoca - è stata suggerita, oltre che dalla Famiglia Mattioli, dall'oggettiva necessità di dotare finalmente la Città di un moderno ed efficiente sistema di conservazione e catalogazione del patrimonio librario, avendo a disposizione una sede certamente più adatta e più funzionale di Casa Rossetti, dove, tuttavia, verranno ospitati, secondo un preciso disegno di circuito culturale, che interessa tutto il vecchio centro, il ricco archivio storico, curato direttamente dalla Soprintendenza ai Beni Archivistici, ed i pregevoli incunaboli, i manoscritti e gli interessanti testi antichi che costituiscono "magna pars" della memoria storica cittadina.

Venne quindi predisposto il progetto di restauro e recupero edilizio di Palazzo Mattioli. Fu redatto dall'arch. Maurizio Smargiassi, che curò anche gli arredi interni e l'allestimento, in modo da poter sfruttare gli spazi a disposizione in maniera ottimale, senza stravolgere o alterare l'architettura del fabbricato, che risultava essere già sotto la tutela della Soprintendenza BAAAS dell'Aquila ai sensi della legge n. 1089 del 1939 per le caratteristiche delle facciate principali.
I fondi necessari per l'esecuzione delle opere di restauro e di adeguamento alla nuova destinazione dell'edificio furono reperiti utilizzando la Legge Regionale 29 giugno 1989 n. 49 recante norme in materia di provvidenze per il recupero dei Centri Storici. I lavori di restauro di palazzo Mattioli furono eseguiti dall'impresa Fracassi e diretti dall'arch. Antonio Catalano.

Ad ottobre 1998 il Comune decise di trasferire i volumi di Casa Rossetti alla nuova Biblioteca Civica Raffaele Mattioli in corso de Parma, lasciando a largo Piave l’importante sezione dell’Archivio Storico Comunale; trasferendovi conseguentemente, tutto l'archivio storico che giaceva in alcuni ambienti dell'ex Asilo Carlo Della Penna, per renderlo fruibile agli studiosi ed agli appassionati di storia patria, dopo opportuna catalogazione.

Da allora la Biblioteca Civica Raffaele Mattioli ha iniziato la sua attività. Importante ruolo in questi anni lo ha svolto anche la prestigiosa Sala Mostre al piano terra, sul centralissimo corso de Parma, dove sono stati ospitati molti artisti famosi.

GIUSEPPE CATANIA



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