venerdì 10 dicembre 2010

Campanile sera 10 dicembre 1959: Vasto batte Mondovì

20.000 persone a piazza Rossetti, entusiasmo alle stelle!
seconda puntata

di LINO SPADACCINI
Giovedì 10 dicembre 1959. Ormai è tutto pronto per la diretta di Campanile Sera. I tecnici della Rai fanno le ultime verifiche per evitare intoppi durante la trasmissione. A Vasto è stato designato il presentatore Renato Tagliani, mentre a Mondovì sarà presente Enzo Tortora, nonostante un’uscita di strada con la macchina, a causa della bufera di neve, fortunatamente senza conseguenze.
Al clima freddo e nevoso di Mondovì, con solo poche centinaia di persone presenti in piazza, risponde il calore dei ventimila vastesi, assiepati in ogni angolo di Piazza Rossetti e in alcune piazzette vicine, dove sono stati sistemati alcuni televisori.

Molti i cartelli preparati per l’occasione. Uno di questi, molto eloquente, recita “E mo’ ndo vi?!”, che tradotto significa “Ora dove vuoi andare?”, e ancora “Forza Vasto vinci per l’Abruzzo”, “Lu Vaste a da venge”, “Forza Vasto”, “Hic sunt leones Histonium”, ed anche alcuni rivolti al presentatore Mike Bongiorno, come ad esempio: “Vasto spera che dopo il buon formaggio Mike Bongiorno sia entrato in rodaggio”.
Sul palco, attorno al lungo tavolo degli esperti, denominato “pensatoio”, è presente anche la “maga di Vasto”, Madama Dorè, che cinque giorni prima aveva pronosticato la vittoria della cittadina adriatica.
E vittoria è stata. Un’affermazione merita, seppur molto sofferta, per soli due punti: 6 a 4 il punteggio finale, grazie alla buona preparazione degli esperti. Una vittoria forse insperata: dopo le due precedenti vittorie dei monregalesi per 10 a 0, i vastesi speravano di ben figurare, ma i nostri concorrenti, Erminio Cardarella e Michele Pietrocola, aiutati da un buon numero di esperti, sono andati oltre le aspettative.

Il gioco”, riporta il quotidiano Stampa Sera, “ha avuto il suo acme quando si trattò di aprire la famosa scatola cinese che ne conteneva altre quattro per trovare e qualificare una farfalla. L’uomo dalle mani calme, Cesidio, preposto all’apertura dei lucchetti a parola, traspirava dopo la sua fatica, e le gocce di sudore gl’imperlavano la fronte”.
Ma i piemontesi sono andati in crisi a causa di un uccellino imbalsamato e di due scrittori, le cui iniziali cominciavano per B.B. Gli esperti di Mondovì non hanno saputo riconoscere il “rampichino alpestre”, un uccellino di cui in pochi hanno sentito parlare, ma che esiste, come è stato dimostrato dalla presentazione di un esemplare imbalsamato conservato all’interno di una scatola.
Quanto a B.B., è un altro discorso”, si legge ancora su Stampa Sera dell’11 dicembre, “Non si tratta di Brigitte Bardot, che con le sue grazie conturbanti abbia offuscato le meningi degli esperti, impedendo ad essi di rispondere presto e bene ai quiz di Mike Bongiorno. I due B. ai quali alludiamo sono Balzac e Bacchelli”. I monregalesi non sono riusciti ad attribuire allo scrittore Riccardo Bacchelli, la paternità del romanzo “Il diavolo a Pontelungo”, rispondendo Dino Buzzati, che pur avendo l’iniziale per B., non era l’autore esatto.
Una gara contrastata fino alla fine e una sconfitta onorevole. I piemontesi hanno dimostrato anche di saper perdere accettando con signorilità la sconfitta. Lo stesso sindaco dott. Martinetti è stato il primo a congratularsi con gli avversari attraverso il microfono, esempio di cavalleria e lealtà sportiva, anche se tra la gente del suo paese molti mormoravano la sicura vittoria dei vastesi, in quanto favoriti dalla presenza di Giuseppe Spataro quale Ministro delle Poste e Telecomunicazioni.
Entusiasmo alle stelle per tutto il popolo vastese, capeggiati dal sindaco Idiano Andreini, con i festeggiamenti che sono andati avanti fino a notte fonda.
Lino Spadaccini


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