di Lino Spadaccini11 maggio 1951.In questa triste data una grave sciagura aerea si è abbattuta su Vasto: il pilota vastese Francesco Della Guardia, alla guida del suo caccia militare Lightning P-38, partito da Bari-Palese, è precipitato sul Rione San Michele (innesto via del Giglio ndr) provocando la morte di sette persone.
Non è facile parlare di questo episodio che ha distrutto famiglie ed ha segnato psicologicamente e, in alcuni casi, fisicamente le persone scampate alla morte. Sono passati quasi sessant’anni, ma ancora tanti sono i rancori che hanno accompagnato questa vicenda, anche perché non sono ben chiare le cause che hanno provocato la tragedia: nonostante ci siano alcune testimonianze che parlano di avaria dell’aereo, molte persone sostengono che l’incidente si sarebbe potuto evitare. Nel 2000, attraverso le pagine de Il Nuovo, ho pubblicato un lungo reportage sulla vicenda, ma in questa occasione voglio solo ricordare i nomi delle vittime: Neri Nicoletta, di 8 mesi; Ciarallo Anna, 45 anni; Celenza Anna, 28 anni;Celenza Giuseppe, 7 mesi; Della Guardia Francesco Paolo, 25 anni;Celenza Nicola, 60 anni, deceduto il 12 maggio;Baiocco Maria, 21 anni, deceduta il 14 maggio.
Fra due anni ricorrerà il sessantesimo anniversario e, forse, passerà inosservato come tutti quelli precedenti. Il mio auspicio è quello di vedere la realizzazione di una lapide commemorativa che ricordi alle generazioni future questa triste data.
Non è facile parlare di questo episodio che ha distrutto famiglie ed ha segnato psicologicamente e, in alcuni casi, fisicamente le persone scampate alla morte. Sono passati quasi sessant’anni, ma ancora tanti sono i rancori che hanno accompagnato questa vicenda, anche perché non sono ben chiare le cause che hanno provocato la tragedia: nonostante ci siano alcune testimonianze che parlano di avaria dell’aereo, molte persone sostengono che l’incidente si sarebbe potuto evitare. Nel 2000, attraverso le pagine de Il Nuovo, ho pubblicato un lungo reportage sulla vicenda, ma in questa occasione voglio solo ricordare i nomi delle vittime: Neri Nicoletta, di 8 mesi; Ciarallo Anna, 45 anni; Celenza Anna, 28 anni;Celenza Giuseppe, 7 mesi; Della Guardia Francesco Paolo, 25 anni;Celenza Nicola, 60 anni, deceduto il 12 maggio;Baiocco Maria, 21 anni, deceduta il 14 maggio.
Fra due anni ricorrerà il sessantesimo anniversario e, forse, passerà inosservato come tutti quelli precedenti. Il mio auspicio è quello di vedere la realizzazione di una lapide commemorativa che ricordi alle generazioni future questa triste data.
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